Primo confronto con le organizzazioni sindacali: «Periodo delicato per il servizio sanitario, compiaciuti per il nuovo corso alla Cittadella»
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«Con la firma del contratto della dirigenza area sanità apposta il 23 gennaio, si è aperta in un periodo particolarmente delicato per il servizio sanitario pubblico, la stagione negoziale», lo si legge in una nota diffusa dall'intersindacale regionale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria.
«Il sempre più massiccio ricorso all’esternalizzazione dei servizi attraverso le cooperative - continua la nota -, la fuga dei medici verso il privato e, peggio, anche oltre i confini nazionali, la scarsa attrattività dell’area dell’emergenza urgenza, sono elementi che richiedono particolare attenzione da parte dei portatori d’interesse. La Calabria, mai come questa volta, ha avvertito l’esigenza di sviluppare sinergie con le organizzazioni sindacali di categoria. E, per la prima volta a memoria delle stesse, nel rispetto delle tempistiche dettate dal contratto collettivo nazionale di lavoro, le ha convocate per il confronto sulle materie dal medesimo indicate».
«Come organizzazioni sindacali di categoria, tutte le sigle rappresentative dei dirigenti medici, veterinari, sanitari calabresi hanno favorevolmente preso atto del nuovo corso intrapreso in Cittadella in materia di relazioni sindacali, compiaciute per il fatto di essere, la Calabria, una delle prime regioni ad aver già licenziato due importanti documenti aventi come oggetto, il primo, le linee di indirizzo relative all’attività libero professionale intramoenia dei dirigenti ed il secondo le linee di indirizzo relative ai criteri generali sulla programmazione dei servizi di emergenza ed in particolare della pronta disponibilità e della guardia», si legge ancora.
«Due documenti che, di fondamentale importanza tanto in materia di organizzazione del lavoro, quanto in materia di sicurezza dell’offerta sanitaria, saranno pubblicati nei prossimi giorni. Resta aperto il confronto, peraltro già in itinere, relativo alle linee di indirizzo per le aziende sui criteri generali di distribuzione delle risorse aggiuntive disposte dal Governo, a valere sui fondi della dirigenza. Ma la strada rapidamente intrapresa, di condivisione e proposizione, lascia immaginare un’azione decisa e condivisa dalle parti - conclude la nota -, a beneficio dell’intero servizio sanitario regionale».