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Nuova intimidazione per il testimone di giustizia Domenico Luppino. 15 ulivi sono stati dati alle fiamme nella notte scorsa da ignoti che, introducendosi nelle proprietà dell’ex sindaco di Sinopoli a San Procopio (Reggio Calabria), hanno cosparso gli alberi con liquido infiammabile. Danneggiate altre piante collocate nell’area.
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Forti le parole di sfogo di Luppino che attualmente gestisce alcuni terreni confiscati alla ‘ndrangheta, affidate ai social: «Con gli anni – scrive su facebook - ho imparato a comprendere cosa vogliono significare determinate azioni delittuose. Non c'è stato nessuno che mi ha "insegnato ad imparare", se non la stessa "scena del crimine". Cosicché, capita talvolta di renderti conto che il delitto è stato commesso a mo di mero atto dispregiativo, fatto d'impulso, non pianificato, quasi per compiacere e compiacersi; capita, invece, altre volte di renderti conto che dietro l'atto intimidatorio ed il relativo danneggiamento c'è stata una mirata ed attenta pianificazione. Ciò che è accaduto stamane, quindici alberi d'ulivo secolari incendiati ed almeno altrettanti che hanno resistito al materiale infiammabile utilizzato – aggiunge - è uno di quegli episodi della seconda fattispecie». Indagini sono state avviate dai carabinieri. G.d’a.