VIDEO | Ha quotidianamente seminato amore e rispetto anche nei confronti dei suoi avversari che ieri piangevano davanti al feretro come se avessero perso un amico
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Per il giovane sindaco di San Lucido, che due giorni fa ha perso la sua battaglia contro la leucemia, ieri pomeriggio si è fermato un angolo di Tirreno cosentino e si è riversato nella villa comunale, dove il parroco della comunità, don Maurizio, e il vescovo emerito Salvatore Nunnari, hanno celebrato lo straziante funerale. Ad assistere alla cerimonia durata oltre due ore, una folla sterminata di persone raccolte in preghiera. Nella sua lunga carriera politica, Leverino Bruno aveva quotidianamente seminato amore e rispetto anche nei confronti dei suoi avversari, che ieri piangevano innanzi al feretro come se avessero perso un amico. Prima consigliere, poi assessore ed infine sindaco della sua città, Leverino, che tutti chiamavano affettuosamente Lele, si era distinto nella politica locale per la sua lealtà, ma soprattutto per la voglia sviscerata di cambiare una terra bella e difficile come la Calabria, che non era scemata neppure di fronte alle evidenze e alle riluttanze di una malattia vigliacca che l'ha consumato poco a poco.
Amici e autorità per l'ultimo saluto
Attorno alla bara c'era un silenzio surreale, interrotto solo dal pianto disperato di chi, innanzi alla prematura scomparsa, non sa trovare consolazione. Ad omaggiarlo c'erano anche numerose autorità che, strette nei loro abiti d'ordinanza, hanno lasciato trapelare dal volto tutta l'angoscia di un simile dramma. C'erano anche molti sindaci della costa, seduti tra i banchi nelle prime file con in dosso la fascia tricolore e gli occhi lucidi, a mostrare ognuno, e senza imbarazzo, il proprio lato umano. C'erano la sorella Caterina e la moglie Maria, c'erano i "suoi ragazzi", coloro con cui ha condiviso la sua esperienza da primo cittadino, che con forza e coraggio ieri hanno letto per lui parole struggenti. C'era la Pro loco e la sua presidente Emanuela Moscato, c'erano gli amici di sempre e anche quelli che lo erano diventato da poco. Tutti erano lì per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio.
A mano a mano
Leverino aveva lasciato il segno anche in chi lo aveva visto di rado, o anche una sola volta nella vita. Nel giorno del suo funerale, infatti, alla fine della cerimonia religiosa ha suonato la "Rino Gaetano live Khatmandu band", il gruppo musicale che nell'estate precedente il sindaco lungimirante aveva ospitato nella sua comunità. In un'atmosfera surreale, i giovani musicisti hanno suonato il brano del cantautore crotonese Rino Gaetano, "A mano a mano", diventato la colonna sonora del suo percorso amministrativo. Perché a mano a mano, passo dopo passo, Lele era riuscito a gettare le basi per un nuovo modo di intendere la politica, mettendo al primo posto i valori umani e poi tutto il resto. Anche ieri, nel giorno del suo addio alla vita terrena, il giovane sindaco ha voluto lasciare l'ennesima impronta di un'esistenza vissuta con lo sguardo rivolto al prossimo. Le offerte raccolta durante le esequie, saranno destinate alle famiglie bisognose di San Lucido. A mano a mano, fino alla fine.