Tretadue piante di canapa indiana sono state rinvenute a San Luca, in provincia di Reggio Calabria, dai militari della Compagnia di Bianco. Contestualmente è stata accertata la responsabilità di un 55enne del luogo, il quale avrebbe predisposto un vero e proprio sistema di irrigazione per curare le piante che, al momento dell’intervento dei Carabinieri, erano già alte due metri e dalle quali sono state estratte (e sequestrate) infiorescenze per circa sei chili.

 

Determinante per accertare le responsabilità è stato l’utilizzo di una telecamera, oltre ovviamente alla costante attività di osservazione dei Carabinieri. L’uomo, che adesso dovrà rispondere del reato di coltivazione di stupefacente dinanzi al Tribunale di Locri, è stato posto agli arresti domiciliari.

 

Nel solo territorio di Bianco, nel mese di settembre, sono state trovate e distrutte tre piantagioni – nei comuni di San Luca, Samo e Brancaleone - per un totale di circa 750 piante.

 

Intanto resta intensa l’attività di controllo anche nel capoluogo. Sabato mattina, infatti, in località Cropanè di San Lorenzo, nell’ambito di un servizio straordinario, i carabinieri della stazione di Cardeto hanno rinvenuto una  piantagione di canapa indiana, composta da quasi 600 piante di marijuana del tipo “Shunk”, dell’altezza media di un metro circa ed in pieno stato vegetativo. La piantagione, era circondata da rovi e felci ed era irrigata da un sistema di irrigazione a goccia temporizzato che attingeva l’acqua da una vasca artigianale, coperta con un telo in plastica, costruita con tronchi di legno e fango.