Il maltempo ha causato diversi disagi nel centro silano. Le infiltrazioni hanno danneggiato il tetto del municipio e anche gli arredi. Il primo cittadino: «Avvieremo tutti i controlli sulla ristrutturazione della casa comunale»
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Diversi disagi provocati dal maltempo, nel territorio cosentino. Il sindaco di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro, in una nota precisa: «Insieme ai tecnici e ai Vigili del fuoco, che ringrazio tanto, ci siamo messi subito all’opera per ripristinare i locali del municipio che hanno subito infiltrazioni dalla pioggia caduta copiosamente durante l'ultima notte. Questa, caduta sulla neve delle ore precedenti, ha prodotto danni anche ad attività commerciali e ad alcune abitazioni, facendo saltare la corrente in diverse zone di campagna ricadenti nel territorio comunale».
«Nello specifico – continua il primo cittadino l’intervento dell’amministrazione che rappresento è stato tempestivo e non semplice, data la portata delle recenti precipitazioni, molto violente. Soprattutto in questa fase di emergenza nazionale, fa un particolare effetto vedere, specie sui social, immagini come lo staccamento di pannelli dal controsoffitto dell'atrio della sala consiliare. Non dobbiamo cedere, però, alla tentazione di esagerare nelle analisi e nei giudizi, altrimenti si alimentano sospetti sulla credibilità delle istituzioni, che invece sono impegnate ogni giorno per fornire risposte concrete anche in questo momento di profonda difficoltà».
Inoltre «Devo aggiungere – prosegue il sindaco del Comune silano – che la tenda per il triage Covid ubicata nel piazzale ospedaliero ha ceduto sotto il peso della neve quando non era più utilizzata. Ben prima, infatti, era stato giustamente deciso dai responsabili sanitari di spostare il triage in questione all’interno del nostro ospedale e in area isolata». «Da sindaco di San Giovanni in Fiore, ripristinati i locali del municipio interessati dagli eventi atmosferici avversi, come mio preciso dovere ed interesse avvierò – conclude Belcastro – tutte le verifiche sulla ristrutturazione della casa comunale, per amore di verità ereditata completa nell'adeguamento sismico e nelle finiture esterne ed interne, e dunque non disposta, dall’esecutivo che guido dal 2015».