L'iniziativa promossa dal dirigente scolastico che ha impiegato parte del budget scolastico per aggiustare o aggiornare i dispositivi elettronici
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Ieri mattina i bambini delle medie che frequentano l’Istituto Comprensivo di San Giorgio Morgeto hanno ricevuto una consegna speciale a casa, a bussare, però, non è stato il postino, ma i carabinieri della compagnia di Taurianova con in mano un piccolo dono.
L’emergenza sanitaria sta stravolgendo il quotidiano di molti di noi, adulti, anziani, bambini hanno dovuto mutare le proprie abitudini. Propri i più piccoli stanno probabilmente vivendo i più grossi e inaspettati cambiamenti, a cominciare dallo studio a scuola, con la necessità di svolgere lezioni a distanza utilizzando la tecnologia. Non sempre, però, tutte le famiglie, soprattutto in questo periodo, hanno i mezzi necessari per poter garantire adeguati strumenti per lo studio a distanza.
Per far fronte a questa situazione e garantire a tutti il fondamentale diritto allo studio con strumenti sufficienti e adeguati, il preside del plesso scolastico, il professore Marco Geria, ha avuto l’importante idea di utilizzare parte dei fondi a disposizione per riparare e aggiornare alcuni piccoli computer portatili da poter assegnare ad alcuni dei propri studenti più bisognevoli.
In accordo e con l’importante ausilio dei commissari prefettizi di San Giorgio Morgeto quindi, sono stati individuati 40 bambini a cui poter assegnare questi fondamentali strumenti tecnologi per poter studiare in sicurezza da casa. Rimaneva però il problema di come consegnare i computer a così tante famiglie, evitando la concentrazione di persone in violazione del doveroso distanziamento sociale.
Per tale motivo, il dirigente scolastico e i Commissari Prefettizi hanno pensato di far svolgere questo importante incarico ai carabinieri della stazione di San Giorgio Morgeto, che subito hanno confermato la loro incondizionata disponibilità. Sono stati proprio loro a ritirare i computer portatili dalla scuola e a bussare casa per casa, bambino per bambino, consegnando nelle loro mani l’importantissimo strumento tecnologico.
Un gesto di solidarietà alla popolazione, probabilmente non regolata da codici o leggi, ma che è la piena espressione di quel dovere innato e imprescindibile di aiuto alla popolazione in tutte le forme possibili dell’Arma dei Carabinieri. Una consegna fuori dall’ordinario che i bambini ricorderanno con piacere, con la speranza che possa anche far sempre più accrescere la loro “cultura per la legalità”.