L’immediato ripristino della rete elettrica, un’accelerazione della pratica per la costruzione della nuova tendopoli e la collaborazione della questura per velocizzare il rilascio dei documenti necessari per i migranti. Sono questi i tre principali punti fermi concordati nella riunione tenutasi nel municipio di San Ferdinando, convocata a seguito del corteo di protesta inscenato nella mattinata dai braccianti africani.

 

Ritardi nel rilascio dei documenti: scatta la protesta dei migranti a San Ferdinando 

 

L’esito del faccia a faccia tra il prefetto Michele Di Bari e il sindaco Andrea Tripodi da un lato e una delegazione di manifestanti dall’altro ha determinato lo scioglimento del concentramento dei migranti, che fino al primo pomeriggio hanno seguito l’evoluzione dell’incontro sostando nella centralissima piazza Nunziante. Da quel che si è appreso, gli operai del Comune hanno riallacciato la tendopoli alla rete elettrica, interrompendo un disservizio che era frutto di una precauzione decisa dal comune per alcune ore: erano infatti troppi gli allacci promiscui e abusivi (i migranti in più occasioni avevano manomesso 18 quadri elettrici) che in diversi casi avevano comportato un pericolo per gli ospiti della struttura localizzata nella zona industriale sanferdinandese.

 

La delegazione dei braccianti africani che anche in questo caso hanno inscenato una manifestazione in forme pacifiche è stata sostenuta dagli operatori di “Campagne in Lotta, tra cui Veronica Padoan – figlia del ministro dell’Economia – in rappresentanza del un movimento romano che ha partecipato al corteo tramite con i propri attivisti.       

 

Agostino Pantano

 

Il video: