Il sindaco sospeso di Riace sul giovane migrante morto nel rogo della baraccopoli: «Se sgomberano dove li portano? Sembrano deportazioni. Salvini non ha umanità»
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«Questa nuova tragedia mi fa molto soffrire, perché questi ragazzi sono qui per trovare lavoro e invece trovano la morte». Lo dice all'Agi Domenico Lucano, sindaco sospeso di Riace, con riferimento alla morte del migrante in un nuovo rogo scoppiato nella baraccopoli di San Ferdinando.
«È da tempo - prosegue Lucano - che ho denunciato questa situazione, e vedo che c'è stata tanta attenzione per anomalie burocratiche e per le strutture di Riace e invece questa attenzione non c'è stata per la baraccopoli, che viene lasciata così in condizioni disumane. Noi avevamo cercato in tutti i modi di spiegare che si devono trovare soluzioni superando la baraccopoli e puntando sulle tantissime case abbandonate nella Piana di Gioia Tauro, invece in alcune riunioni ho sempre avuto la sensazione che non si volesse creare un contatto con le comunità e si volesse invece continuare a ghettizzare».
Secondo Lucano «la verità è che il motivo per cui le persone vanno lì è il lavoro illegale. Vogliono le braccia, gli schiavi, il caporalato, senza diritti sindacali e senza diritti umani. Ma perché le autorità fanno finita di non vedere? Questa storia va avanti all'infinito e ogni volta c'è un dramma di questo tipo, e meno male che non c'è stato un dramma ancora più grave. Diciamo una volta per tutte - aggiunge il sindaco di Riace - che c'è il dominio delle mafie, c'è una filiera tutta illegale: chi sono i proprietari dei terreni e degli agrumeti in cui si utilizza questa manodopera a basso costo?».
Lucano aggiunge: «Quando muore qualcuno così è evidente che ci sono responsabilità. Nel pomeriggio forse vado là». Per il padre del "modello Riace", inoltre, «Salvini non ha umanità, come al solito. Dove le portano queste persone? Sembrano deportazioni. Perché non vanno nelle abitazioni della Piana? Il presidente della Regione Oliverio aveva dato la massima disponibilità per un fondo di garanzia e un contributo per il recupero delle case abbandonate nei centri storici nei paesi vicini a San Ferdinando nella logica dell'accoglienza diffusa: questa è una soluzione umana. Salvini si accorge della situazione quando muoiono le persone, ma - conclude Lucano - non ha umanità».