Moschea chiusa dentro la tendopoli di San Ferdinando e sanificazione del campo attraverso anche la distribuzione ai migranti di liquido igienizzante. Sono queste le misure adottate dal Comune di San Ferdinando, in raccordo con la prefettura di Reggio Calabria, in esecuzione del decreto “io resto a casa”.

L’attendamento non verrà alleggerito dalla presenza dei braccianti, rimangono poco meno di seicento gli ospiti stipati cinque per volta nelle tende installate a suo tempo, ha spiegato il sindaco Andrea Tripodi che ha così spiegato la trasformazione della tendopoli da trincea di una emergenza economico-sociale, in trincea per il contenimento del potenziale contagio del coronavirus.

Il primo cittadino ha riferito che a breve il personale verrà dotato di termoscanner per misurare la temperatura.