Costretta a letto per 14 anni da una malattia, era inspiegabilmente guarita nel 1981, secondo il suo racconto dopo l'apparizione della beata poi canonizzata da Giovanni Paolo II. Ieri i funerali nel Vibonese
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La folla delle grandi occasioni riunita a San Calogero, nel Vibonese, ha dato ieri l’ultimo saluto a Maria Maccarone, la “miracolata di Santa Paola Frassinetti”, scomparsa il due novembre scorso a 92 anni. I funerali si sono svolti nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù, la cerimonia è stata officiata dal vescovo della diocesi Mileto-Tropea-Nicotera monsignor Attilio Nostro, assieme al vescovo emerito monsignor Vincenzo Rimedio. Seduti accanto all’altare anche diversi sacerdoti del territorio arrivati per rendere omaggio alla donna. Tra i banchi, oltre ai familiari, le suore dorotee, compagne di preghiera della defunta.
Nel corso della celebrazione è stata ripercorsa la vicenda di Maria, dall’adolescenza nei campi al matrimonio dal quale sono nati i suoi tre figli. Poi l’inizio del calvario con la malattia che l’aveva costretta a continui ricoveri in ospedale, una poliartrite reumatoide deformante progressiva che a un certo punto l'aveva tenuta inchiodata a letto per 14 anni, dal 1967. «Ha affrontato la malattia con cristiana rassegnazione e senza che la stessa minasse mai la sua fede profonda», ha ricordato monsignor Rimedio.
Una malattia che sembrava non lasciarle scampo ma dalla quale, all’improvviso, la donna era poi guarita. Inspiegabilmente, dal punto di vista scientifico. La fede, invece, ha una sua spiegazione. Descritta dalle parole del vescovo emerito: «Il 7 agosto del 1981, allo scoccare delle 17.55, succede quanto da sempre agognato dalla signora Maria: il divino si manifesta sotto le sembianze della beata Paola Frassinetti, guarendola dalla patologia che l’aveva afflitta per tanti anni. La donna riprende a muoversi e a camminare, e lentamente ritorna alle sue normali attività quotidiane».
Anni dopo, la Chiesa riconobbe ufficialmente questa guarigione miracolosa dando così inizio all’iter di canonizzazione della beata Paola Frassinetti, che l’11 marzo 1984 venne proclamata santa da papa Giovanni Paolo II.