Il ministro dell'Interno ha aperto il plico del tribunale in diretta streaming concludendo la lettura con una battuta: «Pazienza, mi verrete a trovare a San Vittore»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La notizia circolava già intono alle 18, ma Salvini ha sorpreso tutti aprendo il plico sotto l'occhio della telecamera, parlando direttamente ai suoi elettori. Alla consegna dell'avviso di garanzia per i reati di sequestro di persona aggravato, compiuto in territorio siciliano in occasione delle convulse giornate nelle quali si consumò il tira e molla sui migranti della nave Diciotti, il Ministro dell'Interno non si è dimostrato particolarmente scosso, anzi, si è offerto di recarsi domani stesso a farsi interrogare dal pm titolare dell'inchiesta, il procuratore di Agrigento Francesco Lo Voi.
Il procuratore, nel dispositivo, specifica che "ai sensi delle disposizioni di legge, la competenza a svolgere le indagini appartiene al Tribunale dei ministri; nessun atto di indagine è stato quindi compiuto dalla procura, che ha pertanto proceduto esclusivamente sulla base degli atti ricevuti e degli elementi, in fatto e in diritto, allo stato dagli stessi ricavabili".
Dunque, dei quattro reati contestati dalla procura di Agrigento al responsabile del Viminale e al suo capo di gabinetto Matteo Piantedosi resta il sequestro di persona, cadono il sequestro di persona a scopo di coazione (l'ipotesi più grave), l'abuso d'ufficio e l'omissione di atti d'ufficio. La procura di Palermo ha ritenuto inoltre di non dover indagare il prefetto Piantedosi.