«Tutto bene, tranquilli. Nessun problema fisico». Sono le parole del leader della Lega Matteo Salvini dopo l'aggressione da parte di una trentenne congolese a Pontassieve. È stata identificata e sarà denunciata.

 

«La camicia strappata la posso ricomprare, il Rosario strappato con violenza dal collo che mi aveva donato un parroco purtroppo no». «A questa rabbia rispondo col sorriso e col lavoro, evviva l’Italia delle donne e degli uomini che credono nella libertà, nella serenità e nel lavoro», aggiunge il leader della Lega. Poi conclude: «Per la 'signora' che mi ha aggredito e insultato non provo rabbia, solo pena e tristezza. Avanti, senza paura e a testa alta».

La donna, che lavora per un progetto del servizio civile del Comune, è riuscita ad avvicinare il leader della Lega e in pochi secondi lo ha strattonato, strappandogli la camicia e la catenina al collo. Immediato l'intervento della polizia che ha fermato la congolese, che secondo la Digos era in uno stato di alterazione. La 30enne, che non ha precedenti penali, rischia una denuncia per violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale: accertamenti in tal senso sono in corso da parte delle autorità. La signora avrebbe agito da sola e non aveva preso parte alla manifestazione che questa mattina si è tenuta a Pontassieve contro la presenza di Salvini.