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«L’obiettivo è completare prima possibile gli investimenti in corso. Confermiamo l'obiettivo aziendale del 2016». Lo ha dichiarato il neo presidente e ad di Anas Gianni Armani in un’intervista al Sole 24 Ore, parlando della Salerno-Reggio e aggiungendo che rispetto alla tratta conclusa con gli interventi in corso questi «vanno chiusi».
In Anas, ha spiegato Armani, «sono necessari alcuni cambi strutturali. Il più importante è ridirezionare le risorse verso la preservazione del patrimonio esistente, quindi più manutenzione straordinaria rispetto a nuovi opere». Il nuovo presidente, subentrato a Pietro Ciucci, ha anche annunciato «un piano straordinario di 3-4 miliardi orientato alla manutenzione straordinaria».
Armani annuncia poi lo stop ai general contractor: questa soluzione, dice il presidente, «non ha portato il vantaggio che Anas si aspettava. In compenso, ha portato molti svantaggi gravi. Il più grave di tutti è l'impossibilità di controllare efficacemente in corso d'opera l'avanzamento del progetto. Quindi oggi abbiamo deciso di fare autonomamente, oltre le previsioni contrattuali, una verifica di tutte le realizzazioni in corso d'opera con i general contractor».
L’ad riflette poi su Anas e sottolinea quanto sia importante per la società recuperare un’autonomia finanziaria: «oggi Anas è un’azienda con il cappello in mano nei confronti della politica». Per raggiungere l'autonomia «ci sono varie soluzioni a cui stiamo lavorando». «Certamente ci sono soluzioni più efficienti rispetto a quelle attuali in cui lo Stato paga il 100% degli investimenti per cassa al momento in cui vengono realizzati. Penso a modelli tariffari come quelli normalmente utilizzati in altre utilities, l'acqua o l'elettricità o il gas, che consentono alle società di finanziare autonomamente gli investimenti». E sottolinea: «L'obiettivo anche qui è di attribuire i costi dell'infrastruttura a chi effettivamente la utilizza e quindi "consuma" le strade».