L’intervento di monsignor Morrone spiega la decisione della Curia: «Scelta arrivata per dare serenità al religioso e alla comunità, ma abbiamo sempre seguito la legge»
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«Monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, comunica di aver revocato la nomina del sacerdote Carmelo Perrello ad amministratore parrocchiale di Santa Maria del Buon Consiglio in Concessa. La revoca è stata resa nota nei giorni scorsi al sacerdote interessato e al Consiglio pastorale parrocchiale di Concessa». La nota dell’arcidiocesi chiude una faccenda che ha fatto molto discutere nei giorni scorsi a Reggio Calabria.
Si tratta della nomina di un parroco, Carmelo Perrello appunto, che era stato processato per pedofilia ai danni di un giovane di origini rumene, allora 14enne. La vicenda giudiziaria si era chiusa con la prescrizione. Nel corso delle indagini, gli investigatori avevano ricostruito particolari raccapriccianti sugli abusi e trovato materiale pedopornografico a casa del religioso, con contorno di intercettazioni telefoniche.
Dopo una prima difesa del sacerdote, l’arcivescovo «ha scelto – continua la nota – di annullare l’incarico conferito al sacerdote reggino per ridare serenità allo stesso presbitero e alla comunità parrocchiale». Questo nonostante, è una sottolineatura della diocesi, «nel determinare il provvedimento di nomina di Perrello» la Curia abbia «agito in osservanza alla vigente legislazione civile, canonica e nel rispetto delle indicazioni ricevute dal Dicastero per la Dottrina della Fede della Santa Sede».
Monsignor Morrone, chiosa la nota, «intende chiedere scusa a tutti coloro che avessero trovato motivi di apprensione o di scandalo al riguardo della suddetta nomina e, allo stesso tempo, intende ribadire la propria paterna vicinanza spirituale ed attenzione pastorale alla comunità di Santa Maria del Buon Consiglio».