Lascia la guida della Sacal Arturo De Felice. Lo ha reso noto con un comunicato che lascia spazio a diversi interrogativi. A partire dal fatto che l’ex prefetto afferma di avere ufficializzato la sua decisione al termine dell’assemblea degli azionisti del gruppo, ma i presenti lo hanno appreso dalla stampa e negano di essere stati coinvolti in una simile decisione.

 

Ma andiamo con ordine. L’incontro è stato stamattina ed è iniziato proprio con la relazione del numero uno della società aeroportuale sull’andamento economico e operativo della Sacal Spa e della controllata Sacal Ground Handling, nel corso dei tre anni di gestione. L’assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio civilistico e consolidato del gruppo che ha registrato un utile pari a 1.155.809 euro ed un margine operativo lordo di 2,36 milioni. L’assemblea, al fine di sostenere la solidità patrimoniale, ha poi aderito alla proposta relativa alla destinazione dell’utile d’esercizio (1,03 milioni di euro) a riserva legale per 51.390 euro, pari al 5 per cento e a copertura delle perdite pregresse, relative agli esercizi 2010-2016, il residuo di 976.419 euro.

 

Proprio durante la relazione De Felice non avrebbe nascosto i suoi mal di pancia nei confronti della Regione Calabria, dalla quale non sarebbe stato mai ascoltato. Basti pensare che anche per quanto riguarda il finanziamento regionale dell’aerostazione, ad operare sarebbero state altre figure. La governatrice Santelli e De Felice non avrebbero insomma instaurato alcun tipo di rapporto.

 

Venuto il momento del rinnovo delle cariche, la Regione Calabria ha chiesto la sospensione dei lavori assembleari al consiglio di amministrazione uscente e di rimanere in carica per altri quindici giorni, non avendo ancora individuato il proprio rappresentante da designare in seno al nuovo organismo. La richiesta ha trovato il sostegno del Comune e della Provincia di Catanzaro e quello del Comune di Lamezia Terme ma il presidente De Felice ha, invece, fatto presente che per la convocazione dell’assemblea era stato rispettato il termine dei 180 giorni previsti dalla legge.

 

E qui sta l’ulteriore nodo. L’assemblea, riferiscono i presenti, si è chiusa con l’aggiornamento al prossimo quindici luglio, senza alcuna rottura o annuncio di dimissioni. Soltanto ore dopo tramite l’ufficio stampa della Sacal la comunicazione di dimissioni irrevocabili con effetto immediato motivate con la non condivisione della richiesta di altri quindici giorni di tempo da parte della Regione. Una motivazione che sembra però reggere poco e dietro cui ci sarebbero gli asti accumulati con la governatrice Santelli e lo scontro con la Regione.  Rimangono ora 15 giorni di tempo per trovare il successore dell'ex Prefetto.