"Ritengo doveroso da parte mia, con l'approssimarsi di un passaggio sicuramente delicato per la vita e il futuro della Sacal, svolgere qualche considerazione e offrire alcune informazioni che mi appaiono significative - afferma in una nota il Presidente della Sacal, Massimo Colosimo, in vista dell'assemblea dei soci con all'ordine del giorno le dimissioni del Cda. Lo faccio - aggiunge - non certo con l'intenzione di orientare le scelte di un'Assemblea che resta sovrana nell'assunzione delle sue decisioni, né per tornare su vicende che attengono ormai al lavoro degli inquirenti, verso i quali nutro rispetto, conservando al contempo animo sereno e coscienza tranquilla. Il dovere che avverto, semmai, è verso i calabresi, perché Sacal è patrimonio di tutti i cittadini di questa regione, i quali sono titolari del diritto alla conoscenza. Le motivazioni che mi hanno spinto tre anni fa ad assumere la presidenza di Sacal, affrontando una situazione aziendale non certo facile, potrebbero sembrare addirittura banali: sono un calabrese e in questo territorio la mia famiglia ha avuto l'opportunità di creare e far crescere un'impresa, oggi affermata e solida. Dunque, ho scelto di accettare il ruolo di presidente Sacal per il gusto della sfida e per amore della mia terra. In Sacal, ho cercato di importare ciò che l'esperienza e il lavoro mi avevano insegnato: rigorosità nei processi e nelle procedure aziendali, associate a un pensiero lineare e trasparente".

 

"Rigorosità e pensiero - prosegue Colosimo - che mai si sono piegati alla contingenza politica, alla parrocchia di turno al potere o agli interessi di lobby. Una cosa vorrei che fosse particolarmente chiara ai calabresi: dal mio insediamento, nel febbraio 2013, Sacal ha avuto come soli obiettivi il suo risanamento economico e il rilancio della sua funzione al servizio dello sviluppo della Calabria. Nessuna nuova assunzione, se non quella degli esodi agevolati, decisa dal Cda nel marzo del 2013 e che ha consentito all'azienda un risparmio di quasi 400 mila euro. Commissioni e responsabili di procedimento sono stati scelti in base alle competenze e al criterio di rotazione. Ogni singolo appalto, dall'approvazione del progetto, fino all'aggiudicazione della gara, è stato sottoposto al Cda e da questo deliberato. In quest'opera faticosa di riorganizzazione e rilancio di Sacal, non nego che mi sarebbe stato utile avere anche un'interlocuzione con la politica, cui peraltro è affidato il governo di Enti pubblici che rappresentano una buona parte della compagine sociale; un confronto, un contributo di idee, una condivisione di percorsi, obiettivi e priorità intorno al valore comune, rappresentato da una infrastruttura regionale strategica. Purtroppo però, in questi anni, una certa politica si è spesso chiusa in un silenzio assordante e, quando ha parlato, lo ha fatto ragionando all'interno di vecchi modelli, non all'altezza delle sfide che avevamo davanti, quando addirittura non ha mostrato un livore apparso francamente poco conciliabile con la tutela degli interessi del territorio".

 

"Abbiamo ereditato un bilancio che, nel 2012, faceva registrare una perdita di esercizio di 1.703.989 euro - evidenzia Colosimo. Ebbene, nel 2013 quella perdita era già scesa a 390.550 euro. Nel 2014 abbiamo chiuso con un utile di 66.939 euro. Nel 2015, purtroppo, il bilancio non riuscirà più a essere in sostanziale equilibrio e non senza una ragione. Da tre anni, Sacal fa fronte a un contratto oneroso con Ryanair solo con risorse proprie. Dei 9 milioni di euro promessi tre anni fa dal precedente Governo regionale, nemmeno un centesimo è arrivato nelle casse della Società. Il 2014 è stato anche l'anno in cui i volumi di traffico sono aumentati progressivamente. Qualche giorno fa, è stato approvato da Enac il Piano quadriennale nelle sue componenti di traffico, interventi, ambiente e qualità, che abbiamo presentato nel 2013. Tra le azioni intraprese, giusto per farne cenno, vi sono l'ammodernamento dell'aerostazione e la riconfigurazione dell'area commerciale con l'apertura di nuovi punti vendita. In ogni caso, sono i risultati - ha concluso - del metodo con cui ho interpretato il ruolo conferitomi a suo tempo dal sindaco Abramo e dal Cda che mi ha eletto presidente, confermandomi piena fiducia a fine agosto scorso. L'assemblea convocata per domani, voglio ribadire anche questo, è sovrana. Se gli azionisti riterranno che Sacal debba tornare a essere gestita con i vecchi metodi, non discuterò la scelta. Tuttavia, sappiano che su questo eventuale cambio di passo non potranno contare su di me".