Protagonisti un uomo e due donne campani in trasferta a Scalea. La tecnica utilizzata più volte per mettere a segno i colpi in tutta Italia
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I Carabinieri di Praia a Mare hanno arrestato, a Scalea, un uomo di 52 anni e due donne di 40 e 47 anni, tutti pregiudicati e residenti a Napoli, per furto aggravato in concorso perpetrato all'interno di un negozio di elettronica Unieuro. I fatti risalgono alle ore 17 circa di ieri, quando i militari, contattati dai proprietari dell'esercizio commerciale, hanno poi fermato i tre, che si stavano recando in Basilicata.
A bordo di un'auto, fermata dai militari, vi erano l'uomo e una delle due donne, mentre mancava la terza complice. I Carabinieri hanno intuito che l'altra donna poteva essere stata lasciata, con la refurtiva, presso la stazione ferroviaria o ad una delle fermate degli autobus presenti in zona. Quindi, simultaneamente, diverse pattuglie sono state inviate in perlustrazione. E nella sala d'attesa della stazione ferroviaria di Praia a Mare è stata infatti trovata la terza complice, con una borsa contenente la refurtiva. All'interno della borsa c'erano 15 videogames, 5 joypad ed un cavetto per ricaricare un cellulare, per un valore complessivo di circa 1.700 euro, mentre all'interno dell'autovettura sono stati ritrovati alcuni strumenti da effrazione.
I tre campani erano stati anche immortalati dal sistema di videosorveglianza installato all'interno dell'esercizio commerciale. Singolari le modalità adottate dai tre malviventi: infatti, mentre l'uomo simulava un acquisto rivolgendosi ad uno degli addetti alla vendita, una delle due donne interloquiva con la cassiera chiedendo informazioni per un finanziamento e l'altra donna, indisturbata, entrava nel negozio con una borsa "schermata", realizzata con un rivestimento particolare, per evitare la barriera antitaccheggio dell'esercizio commerciale.
Ulteriori accertamenti hanno consentito di appurare che i tre sono ladri seriali specializzati nel furto di videogiochi e capi di abbigliamento con lo stratagemma della borsa "schermata". I loro colpi sono stati effettuati negli ultimi cinque anni in diversi centri commerciali e autogrill del centro e sud Italia.
Nel corso dell'udienza con rito direttissimo presso il Tribunale di Paola, gli arresti sono stati convalidati ed è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.