Nell'osservatorio di breve intensiva pure un paziente che non trova collazione per assenza di una dimora. Intanto il Laboratorio di Microbiologia nei festivi continua a non processare i tamponi
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I contagi aumentano e la situazione di vulnerabilità del contesto ospedaliero all’interno dello spoke di Corigliano-Rossano rimane alta. Presi di mira i pronto soccorso del “Nicola Giannettasio” e del “Guido Compagna” (da tempo interessato a lavori di restyling con notevoli ritardi) che talvolta si sostituiscono ai reparti e finanche a luogo di ricovero per chi è senza dimora. E tutto questo in un momento difficile per la gestione del Covid a causa della presenza di ambienti promiscui che agevolano il contagio. Senza tenere conto che ormai da giorni sono terminati i tamponi rapidi e che il Laboratorio di Microbiologia alla domenica interrompe l’attività. Quindi, nei giorni festivi, il pronto soccorso vive una situazione di paralisi.
Particolare sofferenza nel pronto soccorso di Rossano dove da più tempo sono ricoverati in osservatorio di breve intensiva pazienti con diverse patologie, costretti all’attesa perenne. C’è chi attende un intervento chirurgico di tipo urologico dal 2 gennaio scorso, chi invece come l’extracomunitario rimasto coinvolto nell’incidente mortale di Cassano, non trova una collocazione per assenza di una dimora. La situazione è di totale coas. I familiari dei pazienti chiedono spiegazioni, invano. Né è stata fornita risposta all’accorato appello degli infermieri del pronto soccorso di Rossano che chiedevano ai vertici dell’Asp di Cosenza un sostanziale intervento proprio in materia di sicurezza.