Rossano (Cosenza) – Aggressione finora inspiegabile. Un agente della polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto, ergastolano di origine campana, con testate, calci e pugni, al rientro dalle attività di socialità in comune. Una aggressione inspiegabile per ora, resa pubblica da Gennarino De Fazio, segretario nazionale della Uilpa Penitenziari per denunciare la difficile condizione degli agenti che giornalmente devono fare i conti con episodi simili.


“L’ennesima vile e immotivata aggressione a un appartenente al corpo di Polizia penitenziaria, pur rientrando oggettivamente fra i rischi del mestiere, è indice di un processo riorganizzativo dell’amministrazione penitenziaria che, se pur ha consentito di superare le censure della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è ancora lungi dall’essere completato – ha dichiarato De Fazio - E se ciò è inconfutabilmente vero su scala nazionale, ancor di più lo è in Calabria dove da oltre 4 anni non viene nominato un Provveditore regionale titolare e dove i circuiti detentivi differenziati, così come il nuovo modello organizzativo solo teorizzato dall’amministrazione centrale, sono un lontano miraggio”.


“Proprio ieri – continua – il Consiglio dei Ministri ha nominato Santi Consolo, peraltro già procuratore generale a Catanzaro, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dopo quasi otto mesi di vacanza. Auspico che questa nomina dia nuova linfa all’iniziale progetto ri-organizzativo dell’Amministrazione, ma che si faccia tesoro delle numerosissime osservazioni e proposte avanzate in questi mesi dal Sindacato, anche affinché l’immane sacrificio degli «eroi silenziosi» della Polizia penitenziaria non venga vanificato”.
La settimana prossima – conclude Gennarino De Fazio – mi recherò personalmente presso la Casa di Reclusione di Rossano per avere esatta e diretta contezza dello stato organizzativo e per portare la solidarietà della Uilpa Penitenziari al collega oggetto dell’ignobile aggressione, a cui auguro sin d’ora una pronta guarigione”.