Non è certo da attribuire ad un miracolo la trasformazione dell'acqua in candeggina, nell'ampolla utilizzata dal parroco della Chiesa di Santa Maria Assunta di Rose, nel Cosentino, bevuta dal sacerdote durante il rito della Comunione. Don Claudio Albanito ha subito avvertito un forte bruciore alla gola ed un senso di soffocamento. Poi ha vomitato. Soccorso dai fedeli e dai sanitari del 118, e condotto all'ospedale dell'Annunziata, è stato sottoposto a tutti gli esami previsti dal protocollo del centro antiveleni, cavandosela con alcune flebo e tanta paura.

Incidente o tentato avvelenamento?

Il malessere è stato generato dall'ingestione di una sostanza detergente, probabilmente candeggina. Come sia finita nell'ampolla utilizzata per purificare il calice durante la funzione, è un mistero. L'episodio si è verificato sabato scorso, 8 giugno, durante la Santa Messa del pomeriggio, iniziata alle 18,30. L'acqua era stata preparata verso le 16,30 e lasciata come sempre, sulla credenza nei pressi dell'altare, alla portata quindi di chiunque. Una delle ipotesi è quella dell'incidente: sapone scambiato per acqua oppure rimasto nell'ampolla durante un lavaggio distrattamente lasciato a metà. L'altra è decisamente più inquietante: un tentativo di avvelenamento oppure un brutto scherzo. Il recipiente ha una capacità di circa 50 centilitri. Non è chiaro se contenesse esclusivamente detersivo oppure se il detersivo stesso fosse diluito.

Cinque parroci nell'ultimo biennio

Don Claudio Albanito, nel frattempo si è ripreso e già nella giornata successiva, domenica 9 giugno, si è presentato in Chiesa per una speciale celebrazione in cui 22 bambini hanno ricevuto la prima Comunione. Sta valutando se presentare denuncia contro ignoti. Noto anche come padre Santino, 42 anni, è parroco di Rose dallo scorso 16 settembre. L'ultimo di cinque sacerdoti che si sono alternati nel breve volgere di un biennio dopo il trasferimento di don Battista Belcastro, che la Chiesa di Santa Maria Assunta l'aveva retta per 28 anni.