Uno striscione anonimo è comparso nella centralissima piazza Duomo, per contestare la scelta dei commissari straordinari che guidano il Comune di non addobbare con le consuete luminarie natalizie le vie di Rosarno. La scritta, impressa su un telone plastificato e apposta sulla facciata della scuola molto visibile, è rimasta visibile la mattina di Natale e recava la firma “la cittadinanza” che seguiva la frase irridente “Commissari, mai viste luminarie come quest’anno”. «Sarà rimasta 4 o 5 ore e già alle 7.30 – racconta un testimone – gli addetti del Comune l’avevano rimossa».

Il tempo sufficiente per essere rilanciata dalla stampa locale e fare il giro dei social, per diventare oggetto di commento anche da parte di chi guida l’ente dopo lo scioglimento per mafia del Consiglio. «Ognuno ha il diritto di dissentire – sostiene il commissario Antonio Giannelli – certo, staremo a vedere tra qualche mese quanti tra i cittadini rosarnesi realmente si sentiranno rappresentati da questi contestatori».

Assieme ai colleghi Roberta Mancuso e Emilio Buda, Giannelli ha chiarito i contorni della scelta fatta. «Il Comune vive una situazione finanziaria preoccupante – prosegue – abbiamo preferito destinare i 13.000 euro impegnati lo scorso anno per cose più impellenti, come ad esempio l’assistenza alle famiglie che sono state sgomberate dalle loro case nella zona di via Pitagora visto il rischio crollo che incombe».

Tra quanti sono sembrati in sintonia con il pensiero dei contestatori, anche l’ex sindaco Giuseppe Idà che sul suo profilo social – dopo aver dato gli auguri ai concittadini con una foto proprio di piazza Duomo riempita di luminarie – ha parlato di “differenza tra chi amministra la città per amore e i commissari”.

Una allusione nemmeno tanto implicita, che Giannelli non ha fatto cadere. «Come i cittadini, compreso l’ex sindaco, possono vedere – argomenta - Rosarno non è più invasa di rifiuti». Una protesta per il Natale al buio che è diventata anche un caso politico, quindi, anche se il commissario - che rivendica i passi avanti fatti dalla città - dice di «non sapere se dietro lo striscione ci possa essere una più generale contestazione contro lo Stato che ha commissariato l’ente».

Giannelli però sostiene che l’attuale gestione ha tutte le carte in regola per «far capire che chi sta contestando è assolutamente una minoranza» e che «bisogna far capire che i cittadini possono pretendere tutte le risposte che l’ente può dare ma devono contribuire a migliorare la situazione finanziaria del Comune».