Al via le attività di assistenza medica solidale nella villa Jole Santelli di Rosarno. Dal 6 novembre, l’immobile confiscato alla ‘ndrangheta dove trovò la morte Concetta Cacciola in seguito alla decisione di collaborare con la giustizia, e dedicato al primo presidente donna della regione Calabria, è diventato un punto di riferimento per le persone più vulnerabili. La struttura è gestita dalla società cooperativa sociale UniReggio del presidente Paolo Ferrara, e ogni mercoledì dalle ore 15:00 alle 18:00, offrirà servizi sanitari gratuiti e supporto medico a chi non ha accesso alle cure necessarie. Questo progetto ha una duplice valenza: da un lato, rappresenta un’azione concreta per garantire il diritto alla salute e all’assistenza, dall’altro, simboleggia una vittoria della legalità e della giustizia sociale in un territorio che ha spesso sofferto per l’influenza della criminalità organizzata.


«L’ apertura della villa non è solo un traguardo – afferma Paolo Ferrara -, ma una dimostrazione concreta di come la società civile possa trasformare un luogo di dolore in uno spazio di speranza».

Grazie alla fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Cutrí, il progetto ha superato diversi ostacoli, tra cui anche atti intimidatori.
Le prestazioni di assistenza gratuita sono possibili grazie alla disponibilità volontaria di medici e operatori socio-sanitari. Difatti, già da mercoledì pomeriggio, i dirigenti medici Domenico Antonio Greco e Marina Macrì affiancati dall’operatore socio-sanitario Francesco Loiacono, hanno iniziato a visitare molte persone entrate in ambulatorio per ricevere cure mediche.
Intervenuto nel giorno di apertura dei nuovi spazi al servizio della collettività il consigliere regionale Pietro Molinaro, il quale si è congratulato per l’iniziativa con UniReggio.
La società cooperativa sociale ha ricevuto molteplici attestati di stima da parte del Ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli, del viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli e dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, i quali hanno elogiato il progetto che porta con sé un forte messaggio di legalità e accoglienza.