FOTO-VIDEO | Corteo organizzato dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio per dire No alla guerra
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Piazza del Campidoglio colorata di giallo e di blu. Le bandiere dell’Ucraina sventolano sotto i musei capitolini e sugli striscioni dei manifestanti si legge: “Ban Russia from Swift”. La richiesta di Kiev è di escludere la Russia dal sistema per lo scambio delle transazioni finanziarie a livello mondiale. La sanzione massima per frenare l’offensiva di Mosca.
Il corteo organizzato dal comune di Roma e dalla regione Lazio si è mosso in direzione Colosseo. I partecipanti - se ieri la maggioranza erano donne oggi si vedono soprattutto giovani - assicurano che la mobilitazione non si fermerà fino alla pace.
«Putin non si fermerà»
Lidia viene da Leopoli, centro di cultura tra le città ucraine. È in piazza assieme al figlio che è nato in Italia dove vive da tanti anni mentre la famiglia è rimasta in patria. Chiede di estromettere la Russia dalla SWIFT e di bloccare le bombe. “Putin non si fermerà”
Justin e Dawens fanno parte della comunità di Sant’Egidio. Vengono dal Benin e da Haiti e sono in piazza la pace in Ucraina e in Russia
In piazza anche il presidente del Lazio Nicola Zingaretti
«È importante essere qui per chiedere che Mosca fermi l’invasione. È importate che si mobilitino gli Stati ma è importate che si mobilitino le piazze. Da Roma parte questo appello per la pace», ha detto Zingaretti
Gualtieri: «Il grido della pace è il sentimento di tutti i romani»
«Questi sono momenti terribili drammatici e le immagini della guerra in Europa colpiscono al cuore. Roma è per la pace e condanna questo attacco», lo ha detto il sindaco di Roma Gualtieri
Guerra in Ucraina: «Siamo da soli»
Anastasia è di Kiev e lavora a Roma. Chiede all’Italia di agire in fretta perché «questa non è la guerra di Ucraina ma è la guerra dell’Europa»