Lungo Corso Telesio si sente ancora l’odore acre del fumo. La vecchia torre campanaria del Duomo in cui il 18 agosto scorso sono tragicamente morti tra le fiamme Antonio Noce, Roberto Golia e Serafina Speranza, porta ancora le ferite di quella terribile sciagura. Un gruppo di persone si raccoglie in preghiera prima della celebrazione dei funerali officiati dall’arcivescovo di Cosenza-Bisignano Monsignor Francesco Nolè. Adolfo e Pino Noce, i fratelli di Antonio, non riescono a trattenere la commozione.

 

L’amministrazione comunale, rappresentata da Alessandra De Rosa, consigliere delegato al welfare, ha sostenuto le spese funerarie. Presente anche un nutrito gruppo di esponenti del Pd. I banchi della Cattedrale sono gremiti. Il presule cosentino ha richiamato ad un esame di coscienza.

Proseguono le indagini

Intanto ad oltre un mese dal rogo proseguono le indagini per determinarne le cause. La magistratura ha dissequestrato i locali, danneggiati non tanto dalle fiamme ma dalle infiltrazioni d’acqua, tanto che i vigili del fuoco vi hanno comunque interdetto l’accesso per questioni di sicurezza. La comunità non ha ancora avuto una risposta.