Resta in carcere, Gennaro Fiorentino, indagato del rogo del Tonnina's pub divampato nella notte tra mercoledì e giovedì a Catanzaro, in cui hanno perso la vita Giuseppe Paonessa e Eugenio Sergi, due giovani originari di Borgia. Questa mattina si è svolto l'interrogatorio in carcere del 47enne gestore assieme al cognato Pietro Villi, della birreria situata nel quartiere marinaro.

 

Interrogatorio

L'imputato, assistito dal legale di fiducia Eugenio Felice Perrone del foro di Catanzaro, ha risposto a tutte le domande poste dal giudice per le indagini preliminari, Paola Ciriaco. Ha nuovamente ammesso di aver organizzato l'incendio per incassare il premio assicurativo e di averlo eseguito con l'aiuto dell'amico Giuseppe Paonessa all'insaputa del cognato. L'obiettivo sarebbe stato quello di aiutarlo ad uscire da una difficile condizione economica in cui il familiare era precipitato.

 

Resta in carcere

Al termine dell'interrogatorio il pubblico ministero Chiara Bonfadini, titolare del fascicolo assieme al sostituto procuratore Vincenzo Capomolla, ha avanzato la richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere a cui il legale di Gennaro Fiorentino si è opposto non ravvisando alcun rischio di inquinamento del quadro probatorio né di reiterazione del reato. Il gip ha ugualmente disposto l’applicazione della misura cautelare in carcere non convalidando però il fermo di indiziato di delitto. L’avvocato Eugenio Felice Perrone ha già fatto sapere di essere intenzionato a proporre immediato ricorso al Tribunale della Libertà. Gennaro Fiorentino è accusato di incendio doloso e di morte come conseguenza di altro reato.

 

Luana Costa