A Roggiano Gravina, nel Cosentino, la panchina intitolata al giovane Vincenzo deceduto a causa del Covid, in occasione del secondo anniversario della morte, istallata lo scorso 22 aprile, è stata rubata. «C’era una panchina per il nostro Vincenzo e ora non c’è più. Al dolore sembra non esserci mai fine», scrivono i genitori del ragazzo su Facebook che continuano: «Siamo increduli e incapaci di credere che qualcuno abbia davvero potuto commettere un fatto del genere». 

«Non erano e non sono già troppe le lacrime versate e che, ogni istante da ormai due anni, continuiamo a versare? – si chiedono mamma Giulia e papà Francesco – il nostro cuore sanguina di un dolore senza fine. Non esistono parole per esprimere ciò che proviamo, le abbiamo perse, ci siamo persi e a perdere, in fondo oggi, siamo stati un po’ tutti».

«L’idea della panchina era stata degli zii di Vincenzo. Un modo semplice, ma pieno di amore, per ricordarlo a tutte le persone che gli hanno voluto bene, che lo hanno conosciuto e che hanno potuto apprezzare il suo grande garbo, la sua estrema gentilezza e la sua meravigliosa generosità», continuano nel post i genitori di Vincenzo che concludono con un appello: «Chiunque sia stato, decida di restituire la panchina. Vincenzo ha già dato tanto. Facciamo riviverlo».