VIDEO | Il finanziamento della Provincia per la messa in sicurezza non è stato ancora utilizzato. La minoranza in Consiglio comunale: «Solito balletto di responsabilità»
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Da quattro lunghi anni si è in attesa della rimozione del terriccio in argilla che ha invaso larga parte della carreggiata della complanare a monte della statale 106 jonica a Rocca Imperiale. L’arteria serve una zona con insediamenti ricettivi i cui operatori sono costretti a convivere con le limitazioni e il disagio determinato dal cedimento di un costone nel 2018. Si riscontrano problemi di transito e, soprattutto, di sicurezza.
Da quel che emerge si tratta di un altro intervento pubblico che ripropone la problematica del mal di burocrazia, con un fastidioso scarica barile tra le parti interessate che si trascina da lunghi anni. Da un lato la Provincia di Cosenza che ne ha la competenza territoriale, dall’altro il Comune di Rocca che è chiamato a indire la gara per l’assegnazione dei lavori.
La Provincia ha destinato per i lavori di messa in sicurezza a 400mila euro. In un sopralluogo effettuato nel 2020, alla presenza del presidente della Provincia di Cosenza Nello Iacucci, dei tecnici della Provincia e del sindaco Giuseppe Ranù si assumeva l’impegno che entro gennaio del 2021 si sarebbe affidato il formale incarico per la progettazione e che entro la primavera si procedeva all’affidamento della gara.
La frana è ancora lì, e di interventi ancora nulla. Secondo la consigliera comunale di minoranza (lista civica “Rocca nel cuore”) Tiziana Battafarano si tratta del «solito rimbalzo delle competenze e delle responsabilità tra la Provincia di Cosenza e il Comune di Rocca Imperiale. Manca un’azione concreta almeno di rimozione della massa di frana, per poi intervenire con la messa in sicurezza complessiva dell’intera area».