Rilievi del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri sono stati effettuati nella casa del boss Pietro Longobucco, nel centro storico di Corigliano. L’intervento di Ris e Sis si è reso necessario dopo che si è cominciato a sospettare che l’omicidio del boss Corigliano, detto anche ‘U iancu i varrili’, rinvenuto a dicembre nel porto di Schiavonea, sia in realtà avvenuto all’interno della sua casa.

Il ritorvamento del corpo


Il corpo dell’uomo presentava tre fori di proiettile, uno al petto e due al cranio. Al momento del ritrovamento, il cadavere era nudo, privo di qualsiasi indumento, e con i segni evidenti di decomposizione della pelle dovuta proprio al lungo periodo di stazionamento all’interno dell’acqua del mare. La sua identità fu accertata anche dalla presenza sul braccio del tatuaggio di una farfalla.

 

Tracce di sangue nell’appartamento

All'interno dell'appartamento dell'uomo sono state trovate tracce di sangue e di due diversi tipi di Dna. Sono proprio le due diverse tracce biologiche a lasciare supporre che il cinquantunenne abbia avuto in casa, prima di essere ucciso con tre colpi di pistola, una colluttazione con l'omicida.


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