Sono stati ultimati i lavori di riparazione della condotta che alimenta l'Ipot Santa Domenica di Catanzaro la cui rottura ha lasciato a secco gran parte della città già da ieri. Tra poco inizieranno le manovre di erogazione dalle vasche di Magisano e del relativo impianto di rilancio ma l’acqua di fatto ritornerà «solo alle 6 di domani mattina». Nella giornata di domani le scuole saranno dunque aperte. Per la giornata di oggi resterà attivo il servizio di autobotti in città per consentire ai cittadini di approvvigionarsi.

È quanto fa sapere il sindaco della città capoluogo Nicola Fiorita in una conferenza stampa in cui ha puntato il dito contro Sorical. «Resta un dato – ha detto il sindaco – I cittadini catanzaresi non ce la fanno più, hanno continuamente problemi con l’acqua. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, i cittadini sono arrabbiati, io sono arrabbiato. Non è più possibile che Catanzaro versi in questa situazione, noi dipendiamo da una condotta fatiscente che per chilometri e chilometri attraversa le montagne, soggetta a rotture continue e che in qualche modo dipende dal fato se si rompe, quando si rompe e come si rompe. Sappiamo solo che si romperà. Queste rotture sono inevitabili, stante la situazione. Tutte le istituzioni devono assumere responsabilmente questo problema perché così non si può continuare».

E ancora: «Così non si può continuare, non si può sentire che 6 miliardi del sud siano investiti per il ponte sullo Stretto e non si investe sulle condotte che portano l'acqua ai cittadini. Intanto i servizi di autobotte continueranno ad erogare i servizi sul territorio».

Le attività di ripristino sono state rese particolarmente complicate dal momento che il tratto di condotta esplosa si trova in una zona impervia. I tecnici di Sorical hanno dovuto aprire una pista per trasportare le attrezzature. Nel corso della conferenza stampa, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Catanzaro, Pasquale Squillace, ha evidenziato come un intervento più celere avrebbe consentito di ridurre i disagi per i cittadini. «Avevamo chiesto a Sorical uno sforzo ulteriore, stamattina io mi sono precipitato in attesa della squadra che è arrivata un po' più tardi».

Secondo quanto riferito, le squadre sarebbero arrivate alle 8 di questa mattina. «È ovvio che si sarebbe potuto recuperare qualche ora, è anche vero che i tecnici hanno lavorato con maggiore velocità ed efficacia. Sono quegli accadimenti che servono per fare le cose meglio dopo». Denunciato lo stato di ammaloramento della condotta, della lunghezza di quattordici chilometri. Il tratto esploso aveva uno spessore di soli due millimetri. «Lo sa Sorical, lo sa la Regione» ha aggiunto Squillace. «Lo sanno tutti quali sono le zone a maggior rischio, ci sono dei tratti a maggior pressione e con il tubo è particolarmente consumato. Si potrebbe intervenire».

Secondo quanto riferito, il Comune di Catanzaro ha chiesto un incontro a Sorical per «chiarire tutte le cose che in queste ore sono venute fuori. Sono due chilometri e mezzo di condotta che presentano criticità, noi dobbiamo capire chi, quando e come interverrà».