Nell’aula bunker di Lamezia Terme avrà inizio la requisitoria dei pubblici ministeri della Dda di Catanzaro contro i clan del Vibonese chiamati a rispondere di diversi reati oltre che di associazione mafiosa
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È il giorno del troncone con il rito abbreviato per il maxi-processo nato dall’operazione antimafia Rinascita-Scott. Un troncone che dinanzi al gup distrettuale di Catanzaro, Claudio Paris, vedrà oggi 91 imputati essere giudicati a porte chiuse ed allo stato degli atti ma che, in caso di condanna, godranno di uno sconto di pena pari ad un terzo.
Con il rito abbreviato verranno processati anche i collaboratori di giustizia di Vibo Valentia, Bartolomeo Arena, Gaetano Cannatà e Michele Camillò, oltre ad Emanuele Mancuso di Nicotera, “rampollo” dell’omonimo clan di Limbadi e figlio del più noto Pantaleone Mancuso, alias “l’Ingegnere”.
Rito abbreviato pure per: Domenico Camillò, 79 anni, indicato quale capo della ‘ndrina di Vibo dei Pardea-Camillò-Macrì; Orazio De Stefano, posto a capo dell’omonimo clan di Reggio Calabria; Carmelo D’Andrea di Vibo Valentia, alias “Coscia d’Agnejiu”; Michele Fiorillo, detto “Zarrillo”, di Piscopio; Nazzareno Franzè, detto “Paposcia”, di Vibo Valentia; Pasquale Gallone di Nicotera Marina (indicato come vicino al boss Luigi Mancuso); Gregorio Gasparro di San Gregorio d’Ippona; Gregorio Giofrè di San Gregorio d’Ippona; Salvatore Morelli di Vibo Valentia, ancora latitante; Domenico Macrì, alias “Mommo”; Gregorio Niglia di Briatico; Salvatore Tulosai di Vibo Valentia; Giovanni Rizzo di Nicotera; Leoluca Lo Bianco, di Vibo Valentia; Francesco Antonio Pardea, di Vibo Valentia; Domenico Pardea, di Pizzo Calabro.
Abbreviato anche per l’ex testimone di giustizia Giuseppe Scriva, detto “Pepè”, di Vibo Valentia, e per l’avvocato del Foro di Vibo (ed imprenditore) Vincenzo Renda.
Nell’aula bunker di Lamezia Terme l’udienza vedrà oggi l’inizio della requisitoria della pubblica accusa, rappresentata dai pm della Dda di Catanzaro, Antonio De Bernardo e Annamaria Frustaci. Requisitoria – al termine della quale verranno formulate da parte dei due pm le richieste di pena o le eventuali assoluzioni – che dovrebbe andare avanti per circa quattro udienze. Quindi la parola passerà alle difese degli imputati. La principale accusa è quella di associazione mafiosa, ma non mancano le contestazioni per diversi tentati omicidi, narcotraffico, intestazione fittizia di beni, estorsione, danneggiamento ed usura.
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