Confermata in appello dalla Corte dei Conti la condanna per l’ex presidente della giunta regionale calabrese, Agazio Loiero, coinvolto nello scandalo c.d. “Rimborsopoli” per le spese dei fondi assegnati nel 2011 e nel 2012 al gruppo “Autonomia e diritti” in Consiglio regionale. Processo riaperto e nessuna prescrizione per Gaetano Ottavio Bruni, già consigliere regionale proprio con “Autonomia e diritti” (e già ex presidente della Provincia di Vibo Valentia) e per l’ex consigliere regionale Vincenzo Ciconte di Catanzaro. 

Prescritti in primo grado per danno erariale, la Corte dei Conti in sede di appello ha accolto il ricorso della Procura generale della Corte dei Conti e riaperto per entrambi il processo che dovranno quindi ora affrontare difendendosi nel merito delle accuse dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti della Regione Calabria. 

 

Agazio Loiero è stato condannato a pagare alla Regione Calabria la somma di 15.487,14 euro per danno erariale causato da rimborsi spesa non dovuti (ristorazione con ricevute ritenute dai giudici incomprensibili con timbro apposto in momento successivo all’emissione della ricevuta). Tutte spese non rimborsabili perché non documentate e non rientranti nelle spese di rappresentanza così come spese sostenute nella Capitale e consumazioni occasionali. La Corte dei Conti sostiene anche l’inutilità di altre spese per computer e materiale informatico fatte da Agazio Loiero in quanto i consiglieri regionali hanno già locali, attrezzature mobili, macchine e di altri oggetti elencati in separati inventari.

 

Da qui la censura al comportamento di Loiero che sarebbe stato incurante delle regole alla base della gestione dei fondi pubblici. Gaetano Ottavio Bruni era finito nell’inchiesta “Rimborsopoli” per un danno quantificato dai magistrati in di 7.986,17 euro, Ciconte per un danno erariale pari a 27.988,70 euro.


Gaetano Ottavio Bruni, per anni leader della Dc, poi Ppi e infine della Margherita (centrosinistra) è attualmente con il centrodestra e l’Udc. E’ il padre dell’attuale assessore comunale all’Ambiente del Comune di Vibo Valentia, Vincenzo Bruni.