Sarà il giudice Salvatore Carpino a valutare la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura di Cosenza nei confronti dell'ex sindaco, Mario Occhiuto, del suo ex capo della segreteria, Giuseppe Cirò e di due economi di Palazzo dei Bruzi, Francesca Ada Federico e Bruno Palermo.

L’udienza preliminare infatti è stata fissata per il 10 dicembre, giorno in cui il pubblico ministero Giuseppe Visconti, titolare dell’inchiesta “Rimborsopoli”, ovvero la presunta cresta sui rimborsi comunali, chiederà il processo per i quattro imputati.

Secondo l’accusa, Occhiuto e Cirò avrebbero lucrato sui soldi pubblici, presentando rimborsi per missioni prive di idonea documentazione giustificativa. Tutto ciò sarebbe avvenuto con la complicità dei dipendenti comunali. Soltanto nel 2013, la Finanza ha evidenziato la cifra di 18.792,78 euro quale somma percepita indebitamente da Cirò e Occhiuto, da cui nasce il procedimento penale, a seguito della denuncia presentata in procura contro l’allora segretario, poi rimosso dall’incarico.

Nel 2013, inoltre, gli inquirenti contestano spese di soggiorno, pranzi e cene. In alcuni casi, i finanzieri non avrebbero rinvenuto la ricevuta dell'albergo presso la struttura alberghiera interessata. L'ipotesi di reato è quella del peculato, contestata in più annualità. La procura di Cosenza individua il comune quale persona offesa. Ora toccherà all'Ente costituirsi parte civile.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Nicola Carratelli, Francesco Chiaia, Mario Ossequio, Walter Perrotta e Paolo Guadagnolo.