Si punta a ottenere direttamente una pronuncia nel merito. Nel frattempo, il commissario straordinario plasma la multiutility, si va verso l'approvazione del piano d'ambito dell'area centrale per la gestione integrata dei rifiuti
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Archiviata la fase cautelare, adesso si punta dritto al merito. Almeno è questa la strategia pensata dai comuni del crotonese volta a disarticolare la riforma dell’idrico che per ora ha retto bene al primo vaglio dei giudici amministrativi. Sono undici i municipi che, assistiti dall’avvocato Alfredo Gualtieri, hanno proposto ricorso impugnando, tramite motivi aggiunti, anche la seconda modifica introdotta al cronoprogramma dal commissario straordinario di Arrical, Bruno Gualtieri, che disciplina le modalità e i tempi di subentro di Sorical nella gestione del servizio idrico integrato.
Ricorso per motivi aggiunti
Questa mattina i comuni del crotonese (Crotone, Santa Severina, Isola di Capo Rizzuto, San Mauro Marchesato, Strongoli, Mesoraca, Petilia Policastro, Rocca di Neto, Roccabernarda, San Nicola dell’Alto e Cutro) hanno notificato il nuovo ricorso con l’obiettivo questa volta di arrivare direttamente ad una pronuncia nel merito, evitando l’istanza cautelare anche in considerazione dei rigetti già disposti dal Tar nei confronti di altri cinque comuni calabresi.
Secondo round
Si apre, insomma, il secondo round sull’idrico mentre il commissario straordinario va nel frattempo dritto per la sua strada verso la nascita dell’ambito territoriale ottimale dell’area centrale per il servizio di gestione integrata dei rifiuti. La prossima settimana si terrà, infatti, in Cittadella la presentazione del piano d’ambito alla presenza dei sindaci dei comuni delle tre province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
I rifiuti
Si tratta di un atto propedeutico all’affidamento ad un gestore unico del servizio integrato di raccolta, trasporto, trattamento, smaltimento dei rifiuti e riscossione dei tributi. Un adempimento che si spera possa dirsi completato entro la fine dell’anno, per poter giungere ad una simile organizzazione anche nell’area sud (Reggio Calabria) e a nord (Cosenza) con l’affidamento di altrettanti contratti di servizi a gestori unici. Oltre al contratto di gestione del termovalorizzatore.