VIDEO | Animato dibattito tenuto nella biblioteca del Palazzo di giustizia e organizzato dalla Camera penale Fausto Gullo. La giornata di studi è stata dedicata alla memoria del professore avvocato Giovanni Aricò, scomparso di recente
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Modificare in fretta la riforma Cartabia. È questa la posizione chiara e netta dei relatori, e non solo, intervenuti all’ultima iniziativa della Camera Penale “Fausto Gullo” di Cosenza, sulle nuove regole del processo penale in Italia. Riforma che muove i suoi primi passi, come ha ricordato il professore avvocato Oliviero Mazza, dalle iniziative intraprese all’epoca dal deputato, già Guardasigilli, Alfonso Bonafede, espressione del Movimento Cinque Stelle.
La riforma Cartabia va modificata. E pure in fretta. In sintesi, è questa la posizione dei relatori, e non solo, intervenuti all’ultima iniziativa della Camera Penale “Fausto Gullo” di Cosenza, sulle nuove regole del processo penale in Italia. Riforma che muove i suoi primi passi, come ha ricordato il professore avvocato Oliviero Mazza, dalle iniziative intraprese all’epoca dal deputato, già Guardasigilli, Alfonso Bonafede, espressione del Movimento Cinque Stelle.
Tra i relatori anche il presidente della Corte d’Assise di Cosenza Paola Lucente che ha parlato delle norme in relazione al decreto che dispone il giudizio che presuppone una ragionevole previsione di condanna dell’imputato. Una novità introdotta a partire dal 1 gennaio 2023. In tal senso ci saranno ci saranno meno rinvii a giudizio e più richieste di opposizione già nella fase delle indagini preliminari sia nell’uno che nell’altro verso. Il giudice inoltre ha approfondito il tema della presenza-assenza dell’imputato, evidenziando anche quelli che sono oggi i doveri del pm e quelli del giudicante.
Poi è toccato all’avvocato professore Oliviero Mazza che ha affrontato il tema del cosiddetto meno 25 per cento, ovvero l’obiettivo da raggiungere nel capitolo Giustizia, attraverso la riforma Cartabia, per velocizzare i processi in Italia, così da “meritarsi” i fondi del Pnrr. Per Mazza, la riforma Cartabia non semplifica il processo penale e teme che possa “nuocere” alle garanzie degli imputati. Ma è consapevole che non potrà essere stravolta ma solo rivista in alcuni aspetti.
Infine, l’avvocato Enzo Belvedere ha evidenziato i dati sulle intercettazioni, dicendosi d’accordo con il ministro Nordio sul fatto di limitarne l’uso non solo per i reati di corruzione. «Oggi in Italia ci sono 70mila persone intercettate, un costo enorme per il sistema giustizia». La giornata di studi è stata dedicata alla memoria del professore avvocato Giovanni Aricò, scomparso di recente.
A moderato l’incontro è stato il presidente della Camera Penale di Cosenza, l’avvocato Roberto Le Pera, nel corso del quale si sono registrati gli interventi anche del segretario Gabriele Posteraro, che ha ricordato la figura umana e professionale del professore Giovanni Aricò, del consigliere della Camera Penale di Cosenza, Francesco Santelli, dell’avvocato Antonio Feraco, presidente onorario della Camera Penale di Cosenza, del professore avvocato Vincenzo Ferrari, direttore della Fondazione “Scuola Forense” della provincia di Cosenza, dell’avvocato Tiziana Broccolo, presidente della Camera Civile di Cosenza, e dell’avvocato Francesco Calabrò, responsabile del corso di Deontologia e Tecnica del Penalista. Tutti d’accordo nel bocciare in buona parte la riforma Cartabia che nei prossimi mesi sarà dunque rivalutata dai magistrati e dagli avvocati, ovvero da coloro i quali sono la parte più importante del processo penale.