C’è un'emergenza igienico-sanitaria nella baraccopoli di San Ferdinando, dove hanno trovato la morte, in poco più di un anno, in diversi incendi di cui uno doloso, tre migranti. A evidenziarlo, dopo l'ultima tragedia verificatasi nella notte fra venerdì e sabato scorsi, conversando con l'Agi, è il sindaco Pasquale Tripodi, il quale spiega che i mezzi del comune non possono entrare nel campo per raccogliere il pattume abbandonato senza alcun criterio da quanti vi dimorano.


«Noi provvediamo - dice - alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti sia nella tendopoli (realizzata recentemente dalla Regione vicino alla baraccopoli sempre per ospitare i migranti, ndr) sia all'esterno della baraccopoli, al cui interno non si può accedere perché le baracche sono state costruite in maniera disordinata, tanto da rendere impossibile l'accesso ai mezzi. Poi - aggiunge - non c’è nessuna cura nella raccolta, non vengono utilizzati i sacchetti per depositare i rifiuti che vengono abbandonati sul terreno, incendiati o sotterrati. Abbiamo fatto dei tentativi - continua Tripodi - ma non c’è stato nulla da fare. Nella tendopoli, invece, la raccolta viene fatta e l'igiene assicurata».