Formalmente, i rifiuti dovevano andare alla Ecolo.Da di Gizzeria, messa però sotto sequestro, e alla Crm di Dozza. Nella realtà finivano in una discarica nei pressi di Bagni e in una in località Sidero, a pochi passi dal centro abitato di Lamezia. L’operazione Quarta Copia ha aperto un altro, ulteriore squarcio, sullo smaltimento e sull’interramento di rifiuti nel Lametino. Una ferita aperta che mostra come in nome del denaro non ci si faccia scrupoli di avvelenare lo stesso suolo in cui si vive. Ripetuti i ritrovamenti di ecoballe ed interramenti nello scorso anno che avevano fatto capire che qualcosa si stava muovendo e che la zona era stata presa di mira.

Se ne era occupata anche la nostra testata, tanto che nelle intercettazioni si parla di un nostro servizio giornalistico e si indaga per capire se uno dei nostri intervistati sia riuscito a capire chi e cosa ci sia veramente dietro. Un anno fa eravamo stati insieme ai due esponenti di Fratelli d’Italia, Mimmo Gianturco e Rosario Aversa, nella discarica Parisi, in località San Sidero. È qui che, secondo le carte dell’inchiesta, sarebbero stati portati i rifiuti da smaltire che formalmente dovevano andare alla Ecolo.Da, il cui capannone era già da tempo sotto sequestro. Assunta Villela, definita dagli inquirenti “la vedetta” viene intercettata mentre parla ad Aversa dell’intervista rilasciata alla nostra emittente. Nel servizio si lanciava l’allarme sul possibile interramento di rifiuti provenienti da fuori a Lamezia. La donna cerca di carpire se Aversa possa avere qualche informazione su cui stia gestendo sul territorio la situazione.


Aversa: «Comunque è grave, è grave quello che sta succedendo»
Villela:« È grave, ma tu, ma non si sa chi sono i colpevoli?»
Aversa: «No, ma non è solo lì, non è che è l'unico fenomeno hai capito? Il problema è che siamo tutto l'hinterland lametino sarà invaso da questa spazzatura, c'è qualche animale che sta segnalando la nostra zona come punto tranquillo per scaricare, hai capito?»
Villella: «Aaaa, vabhè, gente che lo fa questo lavoro no?»
Aversa: «Sì, lo fanno, e certo che lo fanno per lavoro, lo fanno proprio come lavoro».
Villela: «Gente che lo fa proprio di lavoro voglio dire, che sanno...»
Aversa: «Però, però tu hai visto cosa è successo a Napoli? E ' diventata la terra dei roghi e la terra dei cosi, della spazzatura e dono morti di tumori su tumori e già questo, già...»
[…] Villela: «Mi meraviglio di te va, mi meraviglio di te che tu non ci sei arrivato più o meno?»
Aversa: «No, non ci sono arrivato ma... »
Villella: «E ma, e pasta e passa qua da Raffaele passa due minuti!»


«I due si sono salutali con l’intento di incontrarsi – si legge nell’ordinanza - è possibile ipotizzare, proprio sulla scorta delle ultime frasi dette dalla donna, che la stessa abbia suggerito dei nomi sui presunti colpevoli al fine di sviare i sospetti dal Bova».
Bova viene definito dagli investigatori «Organizzatore e coordinatore del traffico illecito di rifiuti». Fondamentali le intercettazioni, le videoregistrazioni e l’uso del gps messo sotto i camion per capire il percorso che questi seguissero.