VIDEO | L'assessore all'Ambiente della Regione annuncia la chiusura delle discariche di Cassano allo Ionio e di San Giovanni in Fiore e di aver sollecitato fondi per la raccolta differenziata e nuovi impianti di compostaggio
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«Sicuramente chi ha sbagliato, deve pagare». Non usa giri di parole l'assessore all'Ambiente, Sergio De Caprio, e condanna i ritardi accumulati nella riapertura della discarica di Melicuccà. Novantamila metri cubi da mettere a servizio del'Ato Reggio Calabria che ancora annaspa con rifiuti per la strada.
I ritardi e il contenzioso
«Stiamo cercando di chiudere tutto l'iter che ha impedito la realizzazione di Melicuccà - ha chiarito -, siamo in un contenzioso con il consorzio. Ci faremo spiegare bene i motivi di questi ritardi che danneggiano i calabresi e entro venti giorni avremo chiarimenti necessari a riprendere le attività». L'Ato Reggio Calabria ha infatti rescisso il contratto alla società aggiudicataria dell'appalto che ha registrato notevoli ritardi nel completamento dell'opera. Nel frattempo, una parte di rifiuti da Reggio Calabria viene smaltita nella discarica di Lamezia Terme, dotata di circa 30mila tonnellate che si avviano a grandi passi verso la saturazione. «A Lamezia stiamo andando avanti bene - ha aggiunto ancora l'assessore - e apriremo anche la vasca 1».
Chiusura di Cassano e San Giovanni
E traccia il cronoprogramma per il futuro: «Stiamo per chiudere le discariche di Cassano allo Ionio e San Giovanni in Fiore, risarciremo i comuni che hanno sofferto questo impatto ambientale; comunità che ringraziamo perchè si sono donate agli altri». Ma nonostante i ritardi e un sistema ancora ben lontano dall'equilibrio, l'assessore si dice fiducioso sul ragguingimento degli obiettivi posti a inizio legislatura: «Abbiamo chiesto risorse nel recovery fund per la Calabria: cinquanta milioni per rilanciare la raccolta differenziata e sessanta milioni per la realizzazione di nuovi impianti di compostaggio di comunità».