Vincenzo Voce ha ritirato le proprie dimissioni da presidente dell’Ato di Crotone. Il punto era stato inserito all’ordine del giorno dell’assemblea dei sindaci che si è riunita oggi pomeriggio. Il primo cittadino aveva annunciato di voler lasciare per richiamare i sindaci del Crotonese alle proprie responsabilità, a seguito del mancato raggiungimento del numero legale che aveva fatto saltare la precedente riunione.

In realtà, pare che i sindaci non avessero volontariamente disertato l’incontro, ma avessero avuto problemi con la ricezione della convocazione, inviata tramite Pec dall’ente pitagorico. «Dovremmo capire a cosa è stato dovuto. Ad ogni modo, il Comune di Crotone non può tirarsi indietro visto che produce quasi il 50% dei rifiuti dell’Ato» ci spiega alla fine della riunione.

Oggi, i sindaci presenti erano 18. A maggioranza, tra l’altro, hanno deliberato di non costituirsi contro il ricorso presentato dall’Ato di Catanzaro contro il provvedimento della Regione Calabria, che ha autorizzato la discarica di Lamezia Terme a ricevere i rifiuti degli altri Comuni delle altre province calabresi, compresa quella pitagorica. «Sicuramente lo farà la Regione, ma non è questo il motivo. L’Ato di Catanzaro – spiega il sindaco di Crotone - si è impegnata a restituire i volumi che ha occupato nella discarica di Sovreco a seguito dell’ordinanza regionale 246 del 2019».

L’impianto del gruppo Vrenna, tra l’altro, è ormai quasi saturo: «Ci sarà forse un po’ di spazio, ce lo comunicheranno i gestori e mi auguro che siano spazi riservati all’Ato di Crotone», spiega Voce, che aggiunge: «Crotone ha ospitato i rifiuti da tutta la Calabria, non vedo perché adesso che è in difficoltà la nostra provincia non si debba ricambiare il favore. È una questione di principio, di civiltà ambientale».