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©Lapresse 02/2008 varie Emergenza Rifiuti Campania nella Foto: Sito di stoccaggio ecoballe.
“C'è una campagna di disinformazione, sulla questione "Ecoballe" e su presunti arrivi di rifiuti in Calabria, a Lamezia in modo particolare nell'impianto della Ecosistem”.
A parlare è l’amministratore delegato dell'azienda Salvatore Mazzotta: "Abbiamo partecipato ad una gara d'appalto indetta dalla Regione Campania avente ad oggetto la rimozione delle eco balle e siamo risultati aggiudicatari del Lotto n. 4. Al termine della procedura amministrativa, constatata la sussistenza di tutte le condizioni di ordine generale, tecnico ed economiche previste dalla legge, la Stazione appaltante ci ha convocato per la stipula del contratto. E' un'attività impegnativa, fortemente voluta dal premier Renzi e dal governatore De Luca, che assume una certa rilevanza storica, soprattutto per la popolazione locale che per oltre un decennio ha convissuto con la presenza di migliaia di tonnellate di rifiuti.Con la rimozione delle ecoballe e la successiva valorizzazione attraverso l'avvio a recupero delle stesse si apre una fase nuova".
Le "ecoballe" non possono essere smaltite in Calabria ed in effetti andranno principalmente in Portogallo e solo dopo la loro caratterizzazione e la relativa analisi merceologica, se ritenuti idonei al recupero per la loro valorizzazione, saranno inviati in altri impianti italiani tra cui quelli di Lamezia Terme ma per il recupero e riciclo non per smaltimento.
"Inoltre - dichiara Mazzotta - il Lotto 4, l'appalto vinto dalla Ecosistem ha una classificazione CDR COMBUSTILE DA RIFIUTO precisazione doverosa viste le informazioni "fuorvianti" di alcuni organi di informazione in particolare uno legato ad una nostra concorrente diretta nel campo dei rifiuti".
L'amministratore delegato della Ecosistem srl Salvatore Mazzotta ribadisce con forza il momento particolare di cattiva comunicazione giornalistica nei confronti dell'azienda preannunciando nei prossimi giorni conferenza stampa dove con documenti alla mano illustrerà alcuni particolari della vicenda "la disinformazione inquina più dei rifiuti, ora basta!" conclude.