File chilometriche di mezzi per il trasporto di rifiuti nei pressi dell’impianto pubblico di Bucita a Corigliano-Rossano. Il problema è il solito ed è quello delle eccedenze degli scarti prodotti da ben 43 comuni di tutta l’area che ricade nell’ambito Aro (Aree raccolta ottimale). Carovane interminabili per autisti e collaboratori delle aziende private la cui attesa inizia sin dalle quattro del mattino. E capita anche che dopo aver atteso per 4/5 ore il responsabile della società che gestisce l’impianto di Bucita comunichi l’impossibilità a conferire. Una situazione ingovernabile e ingestibile che grava sulla comunità ma anche sui poveri lavoratori costretti, sotto un caldo torrido, a lunghe attese, spesso inutili. Sul posto, nelle ultime ore, si è portato il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi con una pattuglia della polizia municipale al fine di immortalare l’indecoroso scenario e dare vita a un esposto alla Procura della Repubblica del tribunale di Castrovillari.

Gravi rischi igienico-sanitari

«Ho chiesto alla polizia locale di constatare la chiusura dell'impianto di Corigliano-Rossano con i mezzi della raccolta in fila ed ho dato indirizzo agli uffici preposti di procedere ad un esposto alla Procura della Repubblica per i gravi rischi igienico-sanitari causati da questa condotta. Temo sarà il primo di una lunga serie». L’amministratore entra a muso duro sulla vicenda sottolineando le difficoltà del sistema: «Nella provincia di Cosenza gli impianti di smaltimento disponibili sono solo quelli di Cassano e di San Giovanni in Fiore, insufficienti per recepire gli scarti degli impianti di trattamento di Corigliano-Rossano e Rende, e per questa ragione da settimane si lavora a soluzioni che prevedano lo smaltimento fuori regione, grazie alle quali negli ultimi giorni è stato possibile conferire le eccedenze. Purtroppo, ci avviamo ad un’altra estate senza certezze per la quale saranno necessarie misure straordinarie mentre le soluzioni a lungo termine tardano a concretizzarsi dal momento che, ogni qual volta si individuano i siti per realizzare nuovi impianti, subentrano interventi dal sapore elettorale ed interessi che puntualmente posticipano le opere».

Il primo cittadino ha chiesto un incontro urgente, insieme agli altri sindaci dell’ambito, all’assessore regionale all’Ambiente De Caprio ed al presidente ff della Giunta Spirlì, per ottenere provvedimenti urgenti che superino l’inaccettabile situazione attuale.