VIDEO | L'area di servizio nella piana di Gioia Tauro è una di quelle individuate per fare da filtro dei mezzi che si muovono dal Nord. Serve ancora l'autocertificazione, ma i medici fanno i test seduta stante
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Nel primo giorno della fase 2, torna il filtro dei mezzi che si muovono lungo l’A2 e questa volta il controllo è indirizzato soprattutto verso coloro che si spostano da regione a regione. «Stiamo impegnando stabilmente 53 agenti, 6 pattuglie e in più il personale dell’Unità mobile», spiega Maria Grazia Milli che guida la polizia stradale della provincia di Reggio Calabria, in riferimento al dispiegamento di forze nella stazione di servizio di Rosarno Est.
Una vera e propria barriera, quella formata per i mezzi che si muovono verso sud, obbligati a entrare nell’area, esibire l’autocertificazione e, nel caso in cui si trovassero a viaggiare per rincongiungimento familiare, indirizzati verso i medici dell’Asp pronti al tampone volontario.
«Dalle 7 alle 9.30 – afferma un medico del 118 – abbiamo inserito nella banca dati tutti gli spostamenti di chi raggiunge la propria residenza o un familiare nella provincia di Reggio, effettuando già 30 tamponi».
La dirigente della Polizia stradale, inoltre, ha dato comunicazione che in quella che viene definita «la seconda autocertificazione, si sta attenti anche alla dichiarazione dei nuovi motivi per cui è possibile tornare, ovvero oltre ai già conosciuti motivi di lavoro e salute, anche quelli che si riferiscono agli affetti stabili». I camion diretti in Sicilia vengono fatti passare, perché sono sottoposti ad un secondo filtra a Villa San Giovanni, ma l’attenzione è puntata soprattutto sugli esodi di rientro, tanto è vero che gli agenti del commissariato di Gioia Tauro si sono sistemati – fuori dall’autostrada – nella zona di innesto con la Strada di grande comunicazione Jonio Tirreno.
Anche i carabinieri sono impegnati nei controlli del primo giorno, in questo caso presso la stazione ferroviaria di Rosarno e anche qui i passeggeri che arrivano dal Nord hanno l’obbligo del censimento. Mattinata di controllo anche nel cimitero cittadino, luogo pubblico all’aperto la cui fruizione è resa possibile dall’ultimo Dpcm del premier Conte. Qui i controlli vengono effettuati dai volontari dell’associazione dei carabinieri, che fanno entrare 50 persone per volta, che possono rimanere per non più di 30 minuti indossando obbligatoriamente guanti e mascherina.