L’attuale procuratore di Cosenza rinuncia all’istanza cautelare nei confronti del capo della procura di Castrovillari e del procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro (ASCOLTA L'AUDIO)
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Il procuratore di Cosenza, Marisa Manzini, rinuncia all’istanza cautelare relativamente ai ricorsi che aveva presentato contro le nomine dei magistrati, Alessandro D’Alessio e Giulia Pantano, rispettivamente capo della procura di Castrovillari e procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro.
La Manzini, infatti, aveva impugnato inizialmente la delibera del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, ritenendo di essere stata esclusa ingiustamente dagli incarichi per i quali il “Parlamento delle Toghe”, aveva bandito due concorsi, a seguito dei trasferimenti di Eugenio Facciolla e Vincenzo Luberto.
Con la richiesta cautelare, la ricorrente chiedeva di sospendere l’efficacia della delibera dell’assemblea plenaria, sperando di portare a casa un primo risultato positivo. Ricordiamo che la Manzini, ad onor di cronaca, non era stata indicata per i rispettivi ruoli a causa di un esposto presentato dal pm della procura di Cosenza, Giuseppe Cozzolino, il quale denunciava il fatto che la sua collega d’ufficio si fosse autoassegnata dei fascicoli d’indagine senza aver messo per iscritto le motivazioni di tali decisioni.
Nel corso delle escussioni dinanzi alla prima commissione, la Manzini aveva spiegato di averne parlato “verbalmente” con l’allora procuratore capo Dario Granieri. Un comportamento che aveva lasciato perplessi i consiglieri del Csm, i quali avevano criticato queste condotte, evidenziate poi in entrambe le motivazioni che hanno portato D’Alessio e Pantano ad essere prevalenti rispetto all’ex pm della Dda di Catanzaro. Cosa succederà ora è difficile immaginarlo: il Tar del Lazio fisserà l’udienza di merito o il procuratore aggiunto di Cosenza ha deciso di fare un passo indietro? Staremo a vedere.