Sono i trasporti il punto critico del sistema scolastico. È l'opinione di Sandra Savaglio, astrofisica di livello internazionale e assessore all'Istruzione, all’Università, alla Ricerca scientifica e all’Innovazione della Regione Calabria, che ha rilasciato un’intervista all’Osservatorio Economico e Sociale Riparte l’Italia sul tema della ripartenza della scuola. Stamane, anche in Calabria, hanno riaperto gli istituti d'istruzione superiore.

«La grande preoccupazione - dice Savaglio - era l’aumento dell’abbandono scolastico. Cosa che sfortunatamente sembra sia effettivamente avvenuta, in Italia e in tutti i paesi del mondo. Io penso, e sono convinta, che le ultime a dover chiudere causa Covid fossero la scuola e l’università. Purtroppo è più facile a dirsi che a farsi».

Secondo l’assessore Savaglio, molto è possibile fare per garantire le lezioni in presenza, soprattutto operando sui trasporti: «A scuola bisogna arrivarci e quindi il punto critico sono i trasporti. Esiste una soluzione proposta da una start-up calabrese che consiste nel tracciamento degli utenti dei trasporti di studenti universitari e delle scuole. Tramite la lettura di un QR code con il telefonino, quando si entra nel mezzo pubblico, è possibile rintracciare i contatti con i soggetti positivi. Una specie di App Immuni, ma che controlla il traffico nei mezzi».

Diversi i problemi riscontrati in Calabria, su cui la Regione, assicura, sta già intervenendo: «Con riferimento agli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), è stato incredibile scoprire che le “Linee Guida” della Regione su questo tema sono ferme al 2013. Inoltre, abbiamo capito che la Regione Calabria è molto indietro sul censimento di studenti con DSA (1,3% diagnosticati, contro il 7,7% in Emilia Romagna)».

Sono molto chiari, a tal proposito, gli obiettivi su cui l'assessore vuole puntare per il futuro, oltre a quelli già citati: «Recuperare le scuole ai margini, sia che siano le scuole delle periferie delle città che quelle scuole che si trovano in paesi isolati e che da anni, piano piano, si stanno spopolando a causa delle migrazioni. Queste scuole non devono essere più dimenticate perché sono una risorsa importante per le persone e per il Paese. Il trasporto pubblico, e che sia di qualità: ecologici e predisposti per il trasporto dei disabili fisici. Maggiore attenzione dei programmi scolastici verso la sostenibilità e l’ambiente».

Tra gli obiettivi anche un maggiore collegamento tra il mondo della scuola e quello del lavoro: «Abbiamo deciso sin dall’inizio di migliorare ed allargare le opportunità offerte dagli ITS (Istituti Tecnici Superiori). Gli ITS rappresentano una valida alternativa al percorso universitario tradizionale».