La Rete dei Comuni Solidali (Recosol) in accordo con le associazioni presenti durante il “Riaceinfestival”, ha avviato una raccolta popolare di solidarietà finalizzata a permettere al progetto di accoglienza di migranti attuata a Riace dopo che sono state sospese le erogazioni da parte del Viminale. Decisione che ha provocato la protesta del sindaco di Riace Mimmo Lucano che ha avviato dall'inizio di agosto un digiuno di protesta. Dal Recosol, affermano i promotori, dopo nemmeno 48 ore della sua apertura, sono arrivati 10.000 euro, attualmente hanno superato i 20mila.

 

L'iniziativa è finalizzata, si legge sul sito dell’associazione con sede a Pinerolo, nel Torinese, che comprende circa duecento comuni in tutta Italia  a "superare questa fase estremamente critica. Fase legata a ingiustificabili ritardi anche voluti da una politica ostile che vuole costringere alla chiusura un progetto di accoglienza divenuto noto in tutta Europa e che ha permesso di invertire il declino sociale, economico e demografico di una delle aree più difficili d'Italia caratterizzata da profonde infiltrazioni della criminalità organizzata".

 

Lucano, per il suo progetto di accoglienza, che ha portato a ripopolare il piccolo comune del reggino, nel 2016 è stato indicato dalla rivista americana "Fortune" tra i "50 grandi del mondo".

 

L'adesione del sindaco di Barcellona 

Anche Ada Colau, sindaca di Barcellona, aderisce all'appello #IOSTOCONRIACE, promosso dalla Rete dei comuni solidali e presentato il cinque agosto scorso nel comune calabrese nell'ambito di un incontro a cui, tra gli altri, ha partecipato il presidente di demA, Luigi de Magistris. La prima cittadina della capitale della Catalogna ha fatto pervenire alla segreteria di "Democrazia e Autonomia" un messaggio di adesione in cui esprime "apprezzamento per il progetto Riace di accoglienza e per lo straordinario lavoro fatto dal sindaco Domenico Lucano".