Il rappresentante dell'ente che riunisce le strutture calabresi esprime apprezzamento per l’attenzione che il governatore della Regione Occhiuto sta dimostrando verso il comparto: «Con gli Stati generali del Turismo, si va nella giusta direzione»
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«Non possiamo permettere la chiusura di due importanti stabilimenti come le Terme Luigiane e le Terme di Spezzano Albanese, due tasselli importanti della più ampia Rete delle Terme storiche di Calabria, che da anni contribuiscono in modo efficace allo sviluppo della nostra regione. Investire su di esse significa continuare a garantire livelli occupazionali, creare un indotto economico importante per il comparto turistico regionale e guardare alla destagionalizzazione dei flussi turistici come un traguardo possibile e sostenibile».
È quanto dichiara Domenico Lione, amministratore unico delle Terme di Galatro e presidente della Rete delle terme storiche di Calabria, esprimendo soddisfazione e apprezzamento per l’attenzione che il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto sta dimostrando verso il comparto e, in particolare, per aver espresso la volontà di voler intavolare una trattativa con la società che gestisce le Terme Luigiane, che eroga un notevole numero di prestazioni sanitarie.
Lione ha colto l’occasione per complimentarsi con il governatore e con l’assessore al turismo, al marketing territoriale e alla mobilità Fausto Orsomarso per l’organizzazione degli Stati Generali del Turismo in Calabria, la tre giorni di ascolto, confronto e proposta in programma da domani, giovedì 31 marzo e fino a sabato 2 aprile, a Falerna, che vede anche e finalmente le Terme calabresi tra i destinatari di un progetto corale e condiviso con associazioni, istituzione e operatori del turismo.
Nata con l’obiettivo di valorizzare il termalismo calabrese attraverso piani e modelli unitari di proposta ed offerta turistica, nell’ottica della creazione di un brand unico regionale in cui far convergere le differenti peculiarità delle singole risorse termali, la Rete non può che riconoscersi sia nel metodo di coinvolgimento, senza precedenti fino ad oggi, di tutti gli attori del comparto turismo per la costruzione del piano regionale; sia nell’obiettivo duplice di rendere più moderna, più competitiva e più alta l’offerta turistica attuale e, dall’altra, mettere in campo, approcci, metodi e strumenti innovativi, come ad esempio l’ambizioso progetto di riscrittura della narrazione turistica regionale sulla base dei suoi Marcatori identitari distintivi (Mid).