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Dal 15 gennaio i giovani calabresi possono usufruire della misura di incentivazione all’autoimprenditoria “Resto al Sud”, introdotta dal “Decreto Mezzogiorno”.
A beneficiare dell’incentivo, fortemente sostenuto anche dai parlamentari calabresi del Pd, sono i giovani “under 36” residenti nelle Regioni del sud-Italia, che non siano già titolari di un’attività di impresa al 21 giugno 2017.
Le risorse messe a disposizione dal Governo Gentiloni sono pari a un miliardo e 250 milioni di euro, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020; il tutto in linea con la disciplina prevista dai trattati e dai regolamenti europei sugli “aiuti de minimis” alle imprese.
Una novità, questa, che può interessare maggiormente il territorio calabrese, data l’estensione della misura anche ai servizi turistici.
Nel dettaglio, “Resto al sud” è un prestito per finanziare progetti imprenditoriali fino a 50mila euro e che copre il 100% delle spese assimilabili: il 35% del finanziamento è a fondo perduto ed il 65% viene erogato sotto forma di finanziamento bancario assistito da un conto interessi (e dalla garanzia prestata dal fondo per le piccole e medie imprese.), da restituire in 8 anni.
Per le attività imprenditoriali nel settore della pesca e dell’agricoltura l’importo massimo sarà, invece, di 30mila euro, come imposto dal regolamento dell’Unione Europea 717/2014.
“Resto al Sud” viene gestito, per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri, dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia.
Il progetto imprenditoriale va presentato sul sito web dell’Agenzia seguendo l’apposita proceduta telematica, inserendo i dati anagrafici, una semplice descrizione dell'attività proposta, l’analisi del mercato e le relative strategie; gli aspetti tecnico-produttivi, organizzativi ed economico-finanziari ed entro 60 giorni si riceverà l’esito dell’istruttoria.
Le domande possono essere inoltrate da singoli (come accennato, in questo caso il finanziamento massimo concedibile è di 50mila euro) o da chi si sia costituito al momento della presentazione o si costituisca entro 60 giorni dalla comunicazione dell’esito della valutazione in società o impresa individuale con sede legale o operativa in una delle Regioni oggetto di agevolazione. In tal caso il tetto massimo del finanziamento potrà essere di 200mila euro.
In 24 ore il sito, come evidenziato dal ministro De Vincenti, ha fatto registrare 1.643 domande, delle quali 230 già depositate.
Alessia Bausone