I fatti risalgono all'agosto del 2015, quando all'esterno di una discoteca di Montepaone scattò una rissa che richiese l'intervento delle forze dell'ordine
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Il Tribunale di Catanzaro nella giornata di ieri ha assolto il 26enne catanzarese D.P.F. dal reato di resistenza a pubblico ufficiale. L'accusa risale all'agosto del 2015, quando i carabinieri della compagnia di Soverato erano intervenuti in una discoteca di Montepaone, per sedare disordini e animate discussioni insorte sul posto tra i frequentatori del locale notturno. Vista un’autovettura partire a tutta velocità decidevano di fermarne il conducente e di deferirlo all’autorità giudiziaria per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Dall’istruttoria dibattimentale è emerso, in realtà, che il giovane, difeso dall’avvocato Antonio Ludovico, all’epoca dei fatti, non si era reso conto che gli agenti, peraltro in borghese fossero carabinieri e, dunque, pubblici ufficiali, altrimenti certamente non si sarebbe allontanato dal luogo dei disordini: lo aveva evidentemente fatto non per sfuggire alle forze dell’ordine bensì per evitare di venire coinvolto nella probabile rissa che stava venendosi a creare all'esterno della discoteca.
La Procura aveva chiesto una condanna a quattro mesi di reclusione. Il Giudice aderendo alla tesi difensive ha deciso di assolvere il 26enne perché il fatto non costituisce reato, evidenziando la mancanza dell’elemento soggettivo del reato di resistenza a pubblico ufficiale, ovvero la mancanza di consapevolezza da parte del ragazzo che stesse fuggendo da pubblici ufficiali.