L’indagine della squadra mobile di Cosenza aveva scoperto un presunto giro illecito in città dove venivano date in affitto le stanze di alcuni appartamenti alle varie escort che ne richiedevano l’utilizzo
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Si conclude il processo di primo grado sul presunto favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione a Rende. Nella giornata di lunedì 28 febbraio 2022, il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Cosenza Letizia Benigno, con il rito abbreviato, ha condannato due imputati assolvendone cinque.
L’indagine, coordinata dalla Squadra Mobile di Cosenza, aveva scoperchiato un presunto giro illecito tra Quattromiglia e Saporito di Rende, dove venivano date in affitto le stanze di alcuni appartamenti alle varie escort che ne richiedevano l’utilizzo.
In fase preliminare il principale imputato, A. L., aveva deciso di patteggiare la pena, dopo essere stato attinto in precedenza da misura cautelare. Era accusato in concorso con altre persone di aver favorito la “vendita” del corpo di ragazze straniere che si registravano su vari siti d’incontri con l’intento di ospitare i clienti nelle abitazioni da loro prese in affitto per periodi brevi. A sostegno della tesi accusatoria c’erano anche intercettazioni telefoniche, risalenti al 2017, che proverebbero quanto ricostruito dalla procura di Cosenza.
Il gup Benigno, dunque, ha riconosciuto colpevoli, come richiesto dal pm Domenico Frascino, C. F. e B. A., condannati rispettivamente un anno e due mesi di reclusione. Ha assolto invece perché il fatto non costituisce reato E. G. e E. R., difesi dall’avvocato Pietro Sammarco, C. M., difeso dall’avvocato Francesco Santelli, D. S., difeso dall’avvocato Michele Franzese, e R. G., difeso dall’avvocato Giuseppe Malvasi.