Dopo la felice esperienza del Parco Romeo, uno dei più grandi del Sud Italia tra quelli in grado di accogliere insieme bambini disabili e normodotati, l'associazione La Terra di Piero dà il via ad un nuovo progetto, da realizzarsi questa volta nel Comune di Rende dove l'amministrazione ha messo a disposizione una porzione del Parco Robinson.

Simbolica posa della prima pietra

Con la simbolica posa della prima pietra è stata avviata la costruzione del Parco dei Nonni. Si tratta di uno spazio pensato ed attrezzato per consentire ad anziani e bambini di svolgere insieme alcune attività, così da promuovere momenti di socialità, condivisione ed integrazione tra diverse fasce di età.

Giochiamo insieme

Il progetto è curato dagli architetti Sergio De Luca e Massimo Cuconato: «Abbiamo osservato come sia molto frequente che i nonni accompagnino i nipoti al parco - spiegano - rimanendo poi in disparte, magari seduti su una panchina. Abbiamo allora pensato di costruire un luogo in cui anche loro possano praticare degli esercizi ludici o di ginnastica soft». La scelta dei percorsi si avvarrà della collaborazione dell'associazione dei fisiatri calabresi.

Welfare resiliente

«Questo spazio pubblico, simbolo di socialità e civismo, alimenterà il nostro welfare resiliente - ha detto il sindaco Marcello Manna - Il benessere psicofisico, il preservare la nostra memoria storica in un rapporto inclusivo di continuità renderanno questa area patrimonio dell’intera area urbana». L'assessore ai servizi sociali Annamaria Artese, nel ricordare la qualità del rapporto sinergico già intrapreso con la Terra di Piero anche per altre iniziative solidali, ha valutato positivamente la scelta dell'area del Parco Robinson «situata tra un asilo, una chiesa ed una piazza già ritrovo abituale degli anziani».

Tempi brevi di realizzazione

Il Parco dei Nonni includerà anche l'anfiteatro opportunamente ristrutturato e sarà costruito dalla Terra di Piero con i fondi raccolti grazie alla generosità delle famiglie dell'area urbana, si spera entro un anno. Ecco l'intervista al presidente Sergio Crocco, rilasciata al nostro network.