Tra i servizi erogati nel poliambulatorio di Contrada Lecco a Rende, a ridosso della zona industriale, vi sono l’assistenza fisiatrica, le prestazioni di logopedia e quelle di neuropsichiatria infantile, a cura del Distretto Valle Crati dell’Azienda Sanitaria di Cosenza. I locali accolgono dunque categorie fragili, dagli anziani ai bambini con disabilità. Un grave guasto all’impianto di riscaldamento da oltre due mesi costringe gli operatori a lavorare al freddo, in condizioni di estremo disagio anche per l’utenza.

Chi deve intervenire?

Per una vasta porzione dell’edificio viene pagato un affitto consistente: la cifra secondo indiscrezioni sarebbe superiore ai 250 mila euro l’anno. Non è chiaro però se la sostituzione della caldaia sia da imputare al locatore oppure se il contratto preveda espressamente che tale manutenzione di carattere straordinario debba essere sostenuta proprio dall’Asp. Il settore tecnico avrebbe avviato dei sopralluoghi ma l’inverno è già in fase avanzata ed il rischio di dover continuare ad arrangiarsi con giubbini e stufette è concreto, soprattutto nei magazzini sottostanti adibiti ad ospitare le terapie per i più piccoli.

Locali non idonei

«I nostri figli si stanno ammalando ed anche per i medici e gli altri componenti delle equipe impiegate in questa struttura, le giornate sono davvero difficili – dice Francesco De Marco, rappresentante di uno spontaneo comitato di utenti che ha deciso di denunciare pubblicamente il disservizio patito – In queste condizioni gli ambulatori non sono idonei. Serve una soluzione alternativa, ma serve subito perché così non si può più andare avanti».